Ansia Pogba tra controanalisi e possibile addio alla Juventus

Doveva essere il giocatore in grado di riportare la Juventus a primeggiare, invece Pogba rischia di diventare un autentico flop. Domani al laboratorio antidoping dell'Acqua Acetosa saranno effettuate le controanalisi rispetto alla positività al testosterone riscontrata nella prima giornata di campionato contro l'Udinese, quando il giocatore peraltro è rimasto in panchina. Salvo clamorosi colpi di scena, sarà confermato l'esito dei primi risultati che si conoscerà nell'arco dei tre giorni successivi. A quel punto il francese avrà una settimana di tempo per decidere se inviare le memorie difensive o chiedere di essere ascoltato. La Procura antidoping invece darà il via alla fase istruttoria. Tre gli scenari possibili: archiviazione con richiesta al Tribunale Nazionale Antidoping, patteggiamento (in questo caso la squalifica sarebbe inferiore ai 4 anni previsti), deferimento. Quest'ultima strada farebbe scattare il processo davanti al Tribunale di cui sopra, possibile a novembre.

Pogba ha assunto l'integratore consigliatogli da un amico medico statunitense non in modo volontario, per intenderci non possiamo parlare di persona dopata. Allo stesso tempo, però, il gesto non è avvenuto in modo accidentale perché il prodotto lo ha acquistato e assunto lui stesso. La difesa del Polpo punterà sulla non intenzionalità, anche se questa linea troverà qualche ostacolo su due punti. Intanto sul foglio illustrativo c'era chiaramente indicato il rischio doping, poi il giocatore non ha avvisato la società rispetto a cioò che stava assumendo. Dal giorno in cui è stata scoperta la positività Pogba è stato sospeso in via cautelare, non può allenarsi con i compagni e percepisce lo stipendio minimo. Se venisse squalificato, in base all'accordo collettivo tra Assocalciatori, Figc e Lega Calcio, la Juventus potrebbe rescindergli il contratto.