Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Primo piano
LIVE TJ - SARRI IN CONFERENZA: "Come ogni bambino sognavo lo scudetto. Pochi allenatori in attività hanno vinto in Italia e in Europa. Questa società ti mette in condizione di vincere"
lunedì 27 luglio 2020, 00:58Primo piano
di Simone Dinoi
per Tuttojuve.com
fonte inviato all'Allianz Stadium

LIVE TJ - SARRI IN CONFERENZA: "Come ogni bambino sognavo lo scudetto. Pochi allenatori in attività hanno vinto in Italia e in Europa. Questa società ti mette in condizione di vincere"

Maurizio Sarri commenta in conferenza stampa la vittoria contro la Sampdoria e la conquista dello scudetto.

Che sensazione prova?

“Penso sia stato il più difficile per tutto quello che è successo. È durato un anno, e nessuno mi venga a dire che lil lockdown sia stato rilassante. È stata una stagione dura, nella vita e nello sport non c’è niente di scontato. Vincere per 9 anni come hanno fatto alcuni di questi ragazzi è qualcosa di straordinario”.

Quanto Sarri c’è in questo questo scudetto? Si sente sottovalutato?

“Non lo so se sono sottovalutato. So che di allenatori in attività che hanno vinto in italia e in Europa ce ne sono pochi. La costante è la società che ti mette in condizione di poter vincere, può sembrare all’esterno una società fredda ma nei momenti difficili ti sa stare vicino. Il presidente è molto presente, molto dello scudetto è loro”.

Sarri uomo cosa prova?

“Questa stagione è stata un’esperienza nuova un po’ per tutti. Io sono stato contentissimo dopo il lockdown di ritrovare i ragazzi e ritrovarli cresciuti dal punto di vista umano. Sono rimasto sorpreso e contento di questo aspetto. All’inizio li vedi solo come fuoriclasse, poi quando entri negli spogliatoi li vedi come uomini. Sono contentissimo per loro, il merito è di questo gruppo coadiuvato dalla società. Le sensazioni sono buone, io come tutti i bambini sognavo di vincere lo scudetto. Non l’ho vinto da grande ma da vecchio, ma sono contento”.

È d’accordo con chi dice che si dovrà cambiare buona parte della rosa?

“La Juventus dovrà cambiare quei due tre giocatori come ogni stagione per avere ricambio generazionale adeguato. Rabiot, Bentancur e De Ligt sono giocatori giovani e forti, abbiamo già posto le basi ma poi come succede in ogni società bisogna cambiare qualcosa. Questo è il compito del direttore che in base ai risultati degli ultimi anni sa fare bene il suo lavoro”.

Questo scudetto è una risposta a tutte le critiche?

“Io penso che l’allenatore della Juventus sia un bersaglio continuo. Sai che se prendi questo ruolo e questa responsabilità sarai bersagliato dalle critiche per sconfitte e pareggi. Fa parte del ruolo, io poi questa cosa non lo soffro molto per carattere. Sono concentrato sul campo. Mia moglie a volte mi parla a cena e non le rispondo neanche perché penso alle mie cose”.

Come stanno Dybala e De Ligt?

“De Ligt penso solo crampi, Dybala è una preoccupazione perché un problema muscolare c’è”.

A chi dedica lo scudetto?

“Quando vinci qualcosa il primo pensiero va a tutte le persone a cui fai fare dei sacrifici. Lo staff, la famiglia. Penso ad Aurelio Virgili a cui a volte chiamo la notte e lui sta ad ascoltare le mie cose...".