
Bonini a RBN: "Il primo problema della Juve è la società. Non prenderei Conte, ma Fabregas"
Massimo Bonini a 360 sul momento bianconero. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve, l'ex centrocampista della Vecchia Signora ritiene complicata la corsa Champions per la squadra di Tudor. Poi sul possibile allenatore del futuro non vota Conte, pur riconoscendo la sua bravura, ma un giovane emergente, nella fattispecie Fabregas che ritiene uno dei più bravi in circolazione. Innanzitutto, però, la Juve deve fare qualche innesto in società e si parla di un ruolo importante per Chiellini. Infine un focus sui giocatori, per nulla esenti da responsabilità e sotto questo aspetto auspica una rosa molto più italiana rispetto a quella attuale.
Bonini inquadra così la lotta per la Champions League: "Con i risultati delle ultime gare, la Juve si è complicata la vita. A Bologna è partita bene, poi però la squadra ha rallentato e non ha proseguito sulla stessa lunghezza d'onda vincente. Non ho capito alcune scelte rispetto ai cambi di Tudor. Ora bisogna espugnare il campo della Lazio, squadra forte e con diversi giocatori in grado di saltare l'uomo. Restiamo ottimisti sulla possibilità di agguantare la qualificazione in Champions League, pur consapevoli delle difficoltà". Su quale sia il problema della Juve, questa la considerazione di Bonini: "Per capire alcune dinamiche di spogliatoio bisognerebbe esserci dentro. Alcune cose sono strane. Per esempio giocatori forti come Conceicao e Kolo Muani non capisco perché da titolari sono passati in panchina. C'è bisogno di una stabilità di formazione e in generale chi è forte deve sempre essere nell'undici di partenza
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