Szczesny forse è l'unico rimpianto Juve. Nel ruolo dove non c'era bisogno

"Non nascondo che mi è stata offerta un’estensione di due anni". Wojciech Szczesny è probabilmente l'unico, nella grande epurazione della scorsa estate, a lasciare qualche rimpianto nella Juventus. Perché è vero che aveva un contratto molto oneroso, da circa 6,5 milioni a stagione, ma dall'altra parte è stato pagato circa il 90% della buonuscita, salvo poi diminuire di 2 milioni per la nuova esperienza al Barça.

Più in generale, l'arrivo di Di Gregorio non ha avuto un impatto negativo, perché l'ex Monza si è guadagnato la pagnotta in quasi tutte le partite, sbagliando pochissimo. Senza però essere straordinario come successo a Szczesny in diverse occasioni in blaugrana. Dunque probabilmente il suo addio non è stato così sbagliato in senso assoluto, ma nel contesto potevano esserci altre priorità, non quelle di cambiare un portiere ottimo, pagandolo per andarsene.

Sulla questione contratto però c'è anche un discorso legato a questioni extra campo. Credo di dovere alla mia famiglia, a mia moglie, il fatto di prendere insieme queste decisioni, quindi non ho ancora deciso nulla. La maggior parte delle decisioni legate alla casa le prende mia moglie, e non me ne vergogno affatto. Quelle calcistiche, di solito, le prendo io, ma questa è una situazione molto particolare, perché eravamo venuti qui con l’idea di restare un anno, inseguire i nostri sogni e poi tornare a giocare a golf. Deciderò nelle prossime settimane. Ci sono anche aspetti logistici da considerare, come gli studi, il trasloco. Per ora mi sto godendo ciò che è successo e non mi chiedo se resterò qui o meno".