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LIVE TJ - COMOLLI: “Felice di essere qui. Tudor sarà il nostro allenatore nella stagione 25/26. Su Vlahovic…”. SCANAVINO: “Damien e Chiellini rafforzano la società”
ieri alle 12:09Primo piano
di Camillo Demichelis
per Tuttojuve.com
fonte Dall’inviato all’Allianz Stadium

LIVE TJ - COMOLLI: “Felice di essere qui. Tudor sarà il nostro allenatore nella stagione 25/26. Su Vlahovic…”. SCANAVINO: “Damien e Chiellini rafforzano la società”

Damien Comolli sta parlando in conferenza stampa e si sta presentando come nuovo direttore generale della Juventus. Tuttojuve.com sta riportando le sue parole in diretta: 

Prende la parola Scanavino: 

"Comolli si unisce a noi con il ruolo di direttore generale con deleghe sportive e commerciale, una figura importante che andrà a rafforzare il club sugli obiettivi che abbiamo per la prossima stagione e nel futuro. Questa stagione abbiamo ulteriormente fatto dei passi avanti significativi sull’aspetto della sostenibilità. Nonostante l’uscita prematura da competizioni importanti per i tifosi, per il club e con impatti significativi anche per la società come la Champions League e la Coppa Italia. Quindi proprio in quest’ottica si inserisce l’arrivo di Damien che sarà coadiuvato anche da Giorgio Chiellini che entra a far parte della struttura sportiva con il ruolo di director football strategy, proprio per andare a mettere un focus più importante e incrementare gli aspetti competitivi e delle performance sportive sul campo”.

Inizia a parlare Comolli

"Sfortunatamente non posso parlare in italiano, ma lo capisco bene. È un privilegio per me essere il direttore generale della Juventus. Io sono cresciuto guardando questo club soprattutto per i grandi calciatori e per l'organizzazione sempre vincente. La Juventus è sempre stato un modello. Io ho sempre ammirato questo club e mi ricordo quando venivo al Delle Alpi da scout. Ho apprezzato moltissimo la cultura della Juventus. Voglio confermare che Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione. Ho già chiarito questo a lui e stiamo lavorando insieme. Siamo un grandissimo club e ci sono tante speculazioni, ma voglio ribadire che Tudor rimarrà il nostro allenatore. Voglio parlare anche del ruolo Chiellini. Lui sarà anche il direttore tecnico e lavoreremo a stretto contatto dal punto di vista calcistico e commerciale. Potrei parlare del ruolo di Giorgio per cinque minuti. Facevamo parte dello stesso comitato all'Uefa, lui sarà rappresentate alla Lega Calcio e all'Uefa. Sono appassionato del settore giovanile, passeremo da un ambito all'altro, abbiamo collaborato bene insieme. Abbiamo creato un comitato sulla football strategy che discuterà di giovani e prima squadra e Giorgio farà parte di questo. Non si occuperà di mercato o allenamenti. Vorrei assumere un direttore sportivo che si occuperà dei trasferimenti e della gestione e sarà coinvolto nel calciomercato, con un occhio al settore giovanile e riporterà a me. Avremo un direttore tecnico che riporterà a me. Sono due ruoli e ne abbiamo già discusso per formare la struttura migliore. Ho in mente la persona giusta, è un processo ma non vogliamo essere affrettati. Decisa la struttura decideremo anche le persone. Il quarto punto voglio annunciare che abbiamo trovato un accordo con il Psg per Kolo Muani che giocherà il Mondiale per Club con noi. Non abbiamo trovato un accordo per la prossima stagione, ma sono ottimista di poterlo raggiungere, perchè il Psg non ha chiuso la porta e Kolo Muani vuole restare con noi. Poi vorrei congratularmi con la Juventus Women per la splendida stagione e per i risultati raggiunti. Cosa manca? Vincere la Champions League. Ho una grande passione per il calcio femminile. Ora sono pronto per le domande".

Le sue emozioni in questi giorni?
"Ho vissuto con grande entusiasmo. Quando ero un bambino il mio idolo era Platini. Ho sempre sognato di diventare un allenatore e mi piaceva Trapattoni. Non posso dirvi di esser sempre stato un tifoso della Juventus, ma ho sempre seguito questo club. La squadra sta rientrando al completo e non vedo l'ora di incontrare tutti. Penso di aver un'idea su cosa posso dare a questa società. Non esiste solo una squadra in campo, ma anche quelli dietro alle quinte. Noi dobbiamo andare la Mondiale per Club per fare tutto il possibile per vincere".

Cosa vi ha convinti di Tudor?
"Quando era al Marsiglia ci ha battuto due volte. Abbiamo anche riso di questo. L'intensità e la tenuta fisica e mentale che ha tenuto il suo Marsiglia mi aveva colpito. Lui ha fatto una lavoro eccezionale al Marsiglia".

Le sue priorità?
"La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto cosa volessi raggiungere. Ho detto che volevo vincere. Non posso garantire che vinceremo, ma posso garantire che farò di tutto per vincere. Alla Juventus per andare avanti devi provare a vincere trofei. Poi nel calcio ci sono gli imprevisti e non possiamo controllare tutto. Però quello che possiamo controllare dobbiamo farlo al 100%. La mia ossessione sarà quella di vincere e voglio trasmettere questa passione in tutto il club. Sulla struttura: ho già dato indicazioni sul doppio ruolo, l'ho visto negli Usa e in Europa dei club lo fanno già. Io ho fatto il ds e so quanto sia difficile. Il calcio è sempre più globale, i compiti sono diversi e per questo bisogna distinguere direttore tecnico e sportivo. Il ruolo di Giorgio, più il direttore tecnico e sportivo e il mio ruolo: sono questi i ruoli che plasmeranno il club".

Vlahovic è in partenza? Ha pensato eventualmente ad un suo sostituto?
"Ho parlato con Dusan e voglio capire cosa voglia fare. Lui è un top player e qualcosa in questa stagione non ha funzionato. Devo parlare con il calciatore e capire. Lui è un top player e dobbiamo capire anche le sue intenzioni dal punto di vista contrattuale. Quando capirò tutte queste cose sarò in grado di decidere. Bisogna capire le sue intenzioni".

Completerete la società prima del Mondiale? Su Pecini?
"Pecini è un grande amico, ho molto rispetto per il lavoro che ha sempre fatto e alla Sampdoria ha fatto un lavoro eccezionale. Avrei voluto fare io dei suoi acquisti. Ma non è un'opzione per la Juventus, siamo amici ma non è una persona per la Juventus. I due ruoli che cerchiamo sono di alto profilo e se dovessimo trovare qualcuno di disponibile potremmo farlo subito o magari a settembre. Speriamo di trovarlo prima della fine del mercato, ma è un processo e non possiamo prendere decisioni affrettate".

Sui suoi metodi?
"Io lavoro con i dati da 25 anni. Quando una società si rivolge a me, è perchè si aspettano che possa portare questa mia esperienza con i dati. Io sono nella posizione di poterli usare. Noi siamo pagati per dare emozioni, 3 volte a settimana, e garantire che la nostra comunità raggiunga il più alto livello di emozioni, è il mio pensiero fisso al mattino. I nostri fan devono avere il più alto livello di emozioni. Noi però non dobbiamo prendere decisioni di pancia, ma dobbiamo essere razionali. L'1 agosto 2025 sarà il mio 33esimo anno nel calcio, non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non sia l'utilizzo dei dati. Utilizzeremo i dati in diverse aree, ci assisteranno nella selezione dei calciatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, a definire la nostra strategia. Tutti ormai analizzano i dati. Noi utilizzeremo i dati e ci aiuteranno per misurare la forza della nostra squadra in Europa. I dati ci aiuteranno nella nostra strategia, questi potranno aiutarci per prevenire anche gli infortuni. I dati fanno parte della mia vita e so come funzionano. Nel campionato inglesi tutti si basano sui dati e noi lo metteremo in pratica".

Le squadre giovanili dovranno avere come modello la prima squadra? Quante c'è in lei del modello Moneyball?
"Io ho sempre voluto create una cultura nella prima squadra e anche nel femminile. L'identità è importante. Noi creiamo emozione, ma dentro a tutto questo ci sono identità e feeling. Questo arriva attraverso le vittorie, il gioco e la metodologia. Questo è difficile ma non impossibile. Il modello Ajax non è tra i miei preferiti possiamo cercare ispirazione in diversi paesi e anche in altri sport. E' qualcosa che vorrei applicare, ma noi vogliamo attuare una nostra metodologia e medio-lungo termine. Modello moneyball? Non so se sia stato romanzato o una storia della stampa. Io so cosa abbiamo fatto. Abbiamo reso razionale un modello irrazionale. Noi cerchiamo di essere razionali e creare emozioni. Il signore del moneyball è un mio amico e ho parlato con lui. La mia frustrazione era vedere tante cattive decisioni sullo scouting. Mi chiedevo: come essere più precisi? Il principio moneyball è stato molto utile e può aiutare sul mercato. Volevo capire come avere un diverso approccio sul reclutamento e il suo modello è stato molto utile. A volte puoi fare delle valutazioni dove il mercato viene sottovalutato o viceversa. Cerchiamo di utilizzare questo approccio scientifico che sta funzionando. Non è una brutta parola questa. Ci sono tanti club che utilizzano i dati e non lo vogliono dire. Questa è un po' la mia caratteristica. La mia ossessione è quella di voler vincere, ma voglio creare una cultura e migliorare ogni giorno. Per avere vantaggio possiamo utilizzare i dati sia dal punti di vista finanziario e sul campo".

Una sua percezione del sistema calcio in Italia?
"Mi sono posto due obiettivi: vincere e soddisfare il 100% del potenziale. Io ho sempre lavorato per migliorare il calcio in ogni paese in cui ho lavorato. Ho fatto parte di diversi comitati. Il mio primo obiettivo è quello di far vincere la Juve, ma voglio anche aiutare il calcio italiano. Perchè se la Juventus farà bene potrà aiutare tutto il calcio italiano. La Juventus ha sempre dato un contributo importante al calcio italiano. Io non posso dire come fare e non posso insegnarvi nulla, ma sicuramente sarebbe un peccato se l'Italia non dovesse qualificarsi al Mondiale. Io voglio aiutare il calcio italiano attraverso la Juventus".

Cosa serve alla Juventus per vincere?
"Vedrete la mia faccia spesso in questa stagione. Io sul mercato tendo ad essere più riservato. Abbiamo parlato con Tudor, Chiellini e Scanavino. Abbiamo un'idea, il cambiamento della rosa, stiamo considerando l'approccio di Igor che ha conquistato due punti per partita e questo lo ha portato al quarto posto. Se la squadra non fosse stata buona non avrebbe raggiunto quel livello di punti. Noi abbiamo un'idea su come cambiare la rosa. Sicuramente faremo degli aggiustamenti, ma non faremo dei cambiamenti radicali".

Termina la conferenza stampa di Damien Comolli