
Igor Tudor ha vinto su tutta la linea. Il contratto non è un problema
Igor stays home. Igor rimane a casa. Così la Juventus ha deciso di accogliere la nuova epoca Tudor, che rimarrà per altri due anni, ammesso e non concesso che centri gli obiettivi. Oggi come ieri, il principale è il quarto posto per una questione economica. Poi il resto è tutto di guadagnato, anche se il punto di partenza - oltre a quello di tornare a vincere qualcosa - è di ritrovare un'identità che nelle scorse stagioni è andata perdendosi, così come lo slogan "vincere è l'unica cosa che conta".
Ha vinto Tudor. Quello che alla prima conferenza stampa diceva di volere restare ma che non era un problema il contratto. Ma anche quello che, appena finita l'ultima gara, diceva di volere avere un'idea sul suo futuro prima del Mondiale per Club. Ce l'ha fatta, forse contro ogni previsione.
Questo il comunicato della Juventus di mezz'ora fa. "Entusiasmo. Carisma. Juventinità. "Tre semplici parole. Tre sostantivi che, però, raccontano alla perfezione che cosa è stato Igor Tudor da fine marzo a oggi, da quando è diventato l'allenatore della Juventus, e ricordano ciò che continuerà a essere il tecnico croato in futuro. Da oggi è ufficiale, infatti, il suo rinnovo di contratto. Tudor si è legato al nostro Club fino al 30 giugno 2027 – con opzione sul 2028 – e anche nelle prossime stagioni guiderà la Prima Squadra Maschile, a partire dalla prima competizione ufficiale che andrà in scena negli Stati Uniti, la FIFA Club World Cup".







