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ESCLUSIVA TJ - David Day, parla Karnezis: "Poco loquace, freddo e molto sensibile, ma regalerà sorrisi ai tifosi della Juve. Arriverà in doppia cifra. Sulle plusvalenze Napoli e il campionato..."TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
ieri alle 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - David Day, parla Karnezis: "Poco loquace, freddo e molto sensibile, ma regalerà sorrisi ai tifosi della Juve. Arriverà in doppia cifra. Sulle plusvalenze Napoli e il campionato..."

In vista dell'imminente conferenza stampa di presentazione, in programma dalle ore 14 e 30 alla Continassa, la redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portiere di Udinese e Napoli (in Italia) che ha giocato con Jonathan David al Lille, Orestis Karnezis, per parlare approfonditamente del neo attaccante bianconero e non solo:

Prima di parlare di "Iceman", che cosa fai attualmente nella vita?

"Ora mi sto godendo la vita e la famiglia, avevo bisogno di staccare per riprendermi un po'. La fase del ritiro è ormai superata, è stato giusto appendere gli scarpini e lasciare spazio ai giovani. Ora sto riflettendo sul da farsi, mi piacerebbe poter lavorare in Grecia e iniziare come allenatore oppure da dirigente nel settore giovanile. Non voglio precludermi nulla, voglio solo ritornare a lavorare nel calcio".

Tra poche ore ci sarà la presentazione di Jonathan David. Che ne pensi del suo arrivo alla Juventus?

"La Juventus si è assicurata un vero e proprio top player. E sono contentissimo per lui, era il momento giusto per arrivare a spiccare il volo e giocare per una grande del calcio italiano. E' un ragazzo serio, tranquillo, a cui piace lavorare. E' la sua priorità. Ci lega la vittoria in Ligue 1 e due anni trascorsi insieme, ma anche tanti momenti vissuti post allenamento in cui, specialmente prima di un impegno importante, ci continuavamo ad allenare sodo. Il suo obiettivo era sempre quello di migliorare, non si è mai sentito arrivato e ha continuato a spingere anche quando era in forma e segnava tanto".

Abilità particolari in campo che impareremo a conoscere?

"E' un killer in area di rigore, sono sicuro che non subirà troppo il passaggio da un calcio più fisico come quello francese. Ha qualità e chi ne è in possesso riesce a fare sempre la differenza in ogni contesto. Saprà scardinare anche le difese più chiuse in Italia. Si muove molto bene negli spazi, è un finalizzatore e riesce a reggere da solo tutto il peso dell'attacco. Calcia bene sia di destro che di sinistro, di testa è bravo e non ha mai avuto problemi sul come concludere. Anche spalle alla porta, è importante per i compagni".

Come è caratterialmente?

"Non è molto loquace, ma non è che sia muto come un pesce (sorride ndr). Qualche parola la scambierà anche coi nuovi compagni della Juventus. Lo ricordo sempre molto concentrato anche quando c'era meno pressione, nelle partitine non si risparmiava mai. La sua mentalità, da questo, mi è sempre sembrata quella di un vincente".

Dove che è migliorato rispetto agli anni in cui te lo ricordi al Lille?

"Sinceramente? E' migliorato in tutto, non trovo nulla in cui ci sia ancora una carenza. Jonathan non ha grilli per la testa, è un ragazzo umile e che ambisce al top. Vedrete che da qui a un anno o due, quando mi rifarai la stessa domanda, si noterà ancor di più una crescita maggiore".

Perché per un portiere è così pericoloso trovarsi di fronte un attaccante come David?

"E' sempre difficile per noi portieri affrontare uno che non lascia punti di riferimento e che si muove sempre, non sai mai se attaccherà sul primo o sul secondo palo. Anche il difensore vive la stessa difficoltà, il problema principale è che sei sempre in tensione nel momento in cui lo hai contro".

Ce lo farà un sorriso tra poche ore?

"Sì, perché non dovrebbe?".

Perché nelle prime immagini del suo arrivo a Torino, i tifosi non hanno notato molte emozioni nel suo volto.

"È proprio così Jonathan, sembra freddo come un ghiacciolo ma in realtà è molto sensibile. E' canadese, cresciuto al nord, sicuramente differente al primo impatto da chi ha un carattere più mediterraneo. Poi a Torino sarà arrivato dopo un lungo viaggio, non conosceva nessuno e quindi mi sembra una situazione più che normale. Con un ambiente più familiare sorriderà un po' di più, ma ai tifosi dico anche che farà il suo dovere. State tranquilli, perché Jonathan vi regalerà più di qualche sorriso".

Quanti gol farà David quest'anno?

"Non posso dirlo con certezza, dipenderà molto come giocherà la Juventus e quanto ritmo saprà trovare nel nuovo reparto offensivo. C'è una cosa che però mi sento di dire: sicuramente andrà in doppia cifra, come è sempre capitato al Lille negli ultimi anni".

E' egoista davanti la porta?

"No, adesso non ricordo i numeri ma è sempre stato presente anche in fase di assistenza".

Che voto diamo a questa operazione?

"8 pieno, è stato un grande colpo".

Un po' di amarcord, hai affrontato la Juventus sia con la maglia dell'Udinese che con quella del Napoli. Che ricordi hai delle sfide?

"La Juventus, nel mio periodo all'Udinese, era davvero la squadra più forte di tutte. Credo fosse la migliore in Italia degli ultimi dieci anni, nel 2015 fecero una partenza shock in cui persero con noi la prima e poi vinsero lo stesso il campionato. Fecero tipo 25 vittorie in 27 partite a cavallo del girone di andata e ritorno, una cosa pazzesca. E poi che giocatori: Tevez, Pirlo, Buffon, Bonucci, Chiellini. Quella con Ronaldo era altrettanto forte, ma forse era più mediatica e già più consapevole della sua forza. Ma i bianconeri tra il 2014 e il 2017, uh che squadrone".

Ma così, per curiosità... Cosa pensi delle mancate sanzioni al Napoli per il caos plusvalenze? In effetti, come ricordavamo prima, facevi parte della rosa degli azzurri in quel periodo.

"Sono i dirigenti ad occuparsi di queste cose, non eravamo noi calciatori a dover essere coinvolti. Non spetta a noi doverne parlare, non sappiamo mai cosa fanno le squadre tra loro e quali sono i loro rapporti. Io ho sempre pensato a giocare a calcio e basta. E vorrei parlare solo di questo".

Ti accontento e ti chiedo, infine, una domanda sul campionato che verrà: quale è il tuo pensiero e per te chi lo vincerà?

"Negli ultimi anni ho visto un campionato più equilibrato, per me il Napoli può aprire un ciclo. Stanno costruendo una squadra forte, con un allenatore e degli acquisti top, con un calcio molto bello e c'è grande entusiasmo. L'Inter si riconfermerà? Questo è ancora da capire. La Juventus sta ritrovando un'identità nuova, dopo tanti anni al top. Ci vuole un po' di tempo per riprendersi, ma stanno lavorando per alzare il livello della squadra. Vedo i campioni d'Italia in vantaggio e avanti a tutti in questo momento".

Si ringrazia Orestis Karnezis per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.