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ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Porrini: "Partita a viso aperto, con l'Atalanta finirà in pareggio. Juve senza identità, vi dico come trovarla. Su Koopmeiners..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 12:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Porrini: "Partita a viso aperto, con l'Atalanta finirà in pareggio. Juve senza identità, vi dico come trovarla. Su Koopmeiners..."

"Mi aspetto, come sempre, una partita giocata a viso aperto da ambedue le squadre. Juventus e Atalanta stanno facendo bene in campionato: i bianconeri sono secondi in classifica e stanno facendo bene, la Dea invece poteva vincere tranquillamente anche i primi due match". E' questo il pensiero di Sergio Porrini, doppio ex di Juventus e Atalanta, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione riguardo all'incontro in programma domani pomeriggio alle 18 e non solo:

Da quel 4-0 del 9 marzo scorso, quale delle due contendenti è cambiata di più oggi?

"La Juventus è la squadra che è cambiata di più, nei calciatori e nel modo di interpretare il calcio. Senza dimenticare che in panchina ci sarà Igor Tudor e non più Thiago Motta, come in quel match".

La Juventus arriva da un pareggio fiacco a Verona ed è sembrata parecchio in difficoltà. Che squadra ti aspetti domani pomeriggio?

"La partita col Verona, in effetti, non è stata delle migliori. E in alcuni tratti ha subito l'avversario. La Juve è ancora alla ricerca di se stessa e per essere squadra ci vuole ancora tempo. Non bisognerà fare tragedie nel momento in cui dovessero arrivare dei risultati negativi, poiché l'intento del club è di creare un gruppo che può essere competitivo in ogni momento. Ci vuole pazienza, la Juve va aspettata".

In quale aspetto, approfondendo quanto detto prima, la Juventus deve trovare la sua identità?

"Sicuramente nel modo di giocare e negli interpreti, non mi aspettavo che a Verona subisse tantissimo. Avere un'identità significa trovare l'undici tipo che va bene per ogni partita, senza il bisogno di cambiare continuamente a seconda dell'avversario. E così inizi ad imporre anche il tuo gioco".

Ma non è che i calciatori sono stati implicitamente condizionati da quanto accaduto in campo a livello di decisioni arbitrali errate?

"No, penso di no. Quelli non sono due episodi che possono condizionare tanto chi è in campo".

Oltre Yildiz, che sicuramente è il giocatore più in forma tra le fila bianconere, ce ne sono altri che in questo momento sono imprescindibili?

"Yildiz è il giocatore che più di tutti fa la differenza, la sua abilità nell'uno contro uno è un punto di forza di questa squadra. E chi salta l'avversario, in genere, riesce sempre a determinare l'andamento di una partita. Un ragazzo che voglio citare è Thuram, che sembra imprescindbile per questa squadra. Diciamo che poi per il resto è un po' tutta un'incognita, è chiaro che per trovare identità ci vuole continuità".

Chi vorrebbe diventare un punto fermo, ma oggi è tremendamente lontano dal riuscirci, è Teun Koopmeiners. Domani potrebbe essere la sua occasione, visto che affronterà i suoi ex compagni?

"Per l'investimento fatto, sicuramente le aspettative erano diverse. Le sue prestazioni sono deludenti, ma bisognerà avere ancora pazienza. Anche se è passato più di un anno. Si aspetta sempre il momento della svolta, ma prima o poi dovrà arrivare. Speriamo che questa partita, se dovesse giocarla da titolare, possa essere quella giusta per fargli scattare la scintilla giusta e ammirare così di nuovo il giocatore che incantava Bergamo".

La Juve ha subito 8 gol nelle ultime tre partite, credi sia più un problema della difesa o del centrocampo?

"E' tutto un po' strano, perché si parlava di difesa ermetica con zero gol subiti nelle prime due e oggi siamo qui a parlarne dopo averne visti prendere otto in tre partite. Non si vince mai con i quattro difensori più il portiere, ma con la compattezza dei reparti. Più c'è questo, più non si prendono gol. E' più un qualcosa a livello di squadra che individuale, in questo caso il mister potrebbe fare i giusti accorgimenti per migliorare la situazione".

Questo giusto accorgimento potrebbe essere il cambio di modulo?

"Non sono mai stato fautore di questa teoria, ci sono squadre che giocano a due a centrocampo e prendono pochi gol. Il modulo lascia un po' il tempo che trova, per me sono sempre gli interpreti che devono migliorare e tutti insieme dovranno lavorare per dare quella compattezza che oggi non c'è".

Quanto può incutere timore un Lookman non al top della condizione e che probabilmente non partirà dall'inizio?

"Lookman può diventare sempre decisivo, lo abbiamo visto poi l'anno scorso che nel momento in cui è riuscito ad essere subito determinante nel momento in cui è rientrato. Dovesse essere della partita, il nigeriano sarà sicuramente uno dei calciatori da tenere più sott'occhio".

Chiudo, infine, con un pronostico: come finirà Juve-Atalanta?

"Per me in pareggio, ma non indovino mai".

Si ringrazia Sergio Porrini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.