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ESCLUSIVA TJ - L'analisi di Bosco: "Abbondanza non fa bene a Tudor, passerei al 4-2-4 con Zhegrova nel ruolo di Garrincha. Su Giraudo pressioni politiche e il ricordo su Carlo Sassi..."TUTTO mercato WEB
ieri alle 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - L'analisi di Bosco: "Abbondanza non fa bene a Tudor, passerei al 4-2-4 con Zhegrova nel ruolo di Garrincha. Su Giraudo pressioni politiche e il ricordo su Carlo Sassi..."

"Francamente, dall'inizio della stagione, ho dei dubbi su come è stata costruita la rosa della Juventus. L'impressione è che, passando da un solo attaccante dell'anno scorso ai tre attuali, l'abbondanza non faccia bene a mister Tudor". Pensieri e parole di Andrea Bosco, collega tra i più autorevoli che ha lavorato per le più importanti testate italiane (dal Corriere alla Gazzetta fino ad arrivare alla Rai) e nostro editorialista con la rubrica "L'Imboscata", in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

Sbaglio o tra le righe, quella dell'abbondanza, dobbiamo leggerla come una critica?

"No, non deve essere interpretata come una critica a Tudor. Anzi. Tutti i tifosi devono ringraziarlo per come è riuscito, la scorsa stagione, a tirare fuori la squadra dal baratro in cui era precipitata. Ma questo continuare a cambiare formazione iniziale, senza dare una stabilità, non fa bene alla stabilità di chi va in campo. Ci sono due cose, però, che non riesco a capire del mister".

Quale?

"La prima è perché non valuta un cambio di modulo e il passaggio al 4-3-3, che può consentire una maggiore solidità a centrocampo e rinforzare, così, anche la difesa, o al 4-2-4 che sogno. Se fossi in Tudor, e qui mi collego alla seconda cosa, io lavorerei sulla trasformazione di Adžić in playmaker. E' andata bene con uno come Pirlo che non aveva la stessa fisicità (ma tecniche ben superiori al montenegrino, questo sì), ma Adžić è molto giovane e tra i centrocampisti bianconeri è quello in grado di gestire al meglio la palla dal basso".

Tudor sta dando fiducia a questo ragazzo, anche con l'Atalanta lo ha schierato un po' ibridamente a metà tra un trequartista e una mezz'ala.

"Onestamente non mi è piaciuto come è stato impiegato contro l'Atalanta, ma soprattutto sono ingenerose le pagelle scritte su di lui a fine partita. E' veramente che ha perso dei palloni, di cui uno importantissimo da cui è scaturito il gol, però è altrettanto vero che il giocatore bergamasco approfitta dei difensori della Juventus che hanno fatto le belle statuine. Poi arrivo a Di Gregorio: non è un portiere scarso, è bravissimo a fare le cose eccezionali ma spesso è incapace di fare quelle ordinarie. Non so come si potrà correggere questo aspetto".

Quale è il reparto più fragile e come vedi la K2, ovvero Koopmeiners e Kelly?

"Il reparto più fragile è sicuramente il centrocampo, anche più della difesa, che ha un'incapacità di proporre il gioco e questo si ripercuote sulle occasioni che vengono offerte agli attaccanti. E' evidente quelle che sono le opacità di questa squadra, dopodiché ho salutato con una riflessione molto contenuta quelli che sono stati i piccoli progressi fatti da Koopmeiners. Poco poco contro l'Atalanta, possiamo sperare solo in bene. Mentre quelli di Kelly sono evidenti, non è che stia facendo cose straordinarie ma è molto meglio rispetto a quanto faceva tempo fa".

Come interverresti, il prossimo gennaio, per risolvere il problema centrocampo?

"Investirei in un metodista davanti alla difesa, ovvero in un calciatore che sia in grado di sviluppare davvero il gioco. Questo darebbe il modo di crescere ad Adžić, per me non basterebbe neanche una stagione intera per vederlo calato perfettamente nel ruolo di playmaker. Alla Juve, senza girarci intorno, manca geometria, non so però se ci sarà possibilità di poter spendere dei soldi. La squadra non mi sembra attrezzata per vincere lo scudetto". 

Ti aspettavi che David finisse relegato come terza scelta nella sfida con l'Atalanta?

"Sì, sono sorpreso da questo. Lo sappiamo tutti che il canadese non è uno da grandi orpelli in fase di costruzione, però è uno che in area di rigore è bravo a metterlo frequentamente dentro. Però bisognerebbe dargli qualche pallone in più, non è Van Basten che dribbla tutti e gioca da solo. Anche perché David doveva essere la vera alternativa a Vlahovic. Spero che le due parti, a gennaio, possano trovare una soluzione per sistemare questo equivoco, in modo da portare anche qualche soldo nelle casse bianconere. Il serbo, fino ad ora, ha fatto bene partendo però dalla panchina e forse qualche ragione ci sarà dal punto di vista psicologico".

Sbaglio o Yildiz nella partita di sabato è stato un po' sottotono?

"Possono esserci due spiegazioni per questo: uno è che si sta spremendo tantissimo per il minutaggio elevato che sta avendo, due è tornato a giocare sulla fascia sinistra come faceva con Motta. Non è quella la posizione in cui rende meglio. Non volendo dire una cosa spropositata, ma lo vedrei - per fargli esprimere al meglio le potenzialità - più vicino alla punta in un 4-2-4. La più grande squadra che ha giocato con questo schieramento è stato il Brasile e Pelé non era un attaccante puro, ma più un trequartista/mezza punta alle spalle di Vavà. Vogliamo dire che Zhegrova potrebbe giocare nel ruolo di Garrincha?".

Oh, un accostamento bello forte quest'ultimo.

"Infatti non vorrei essere querelato per questo (sorride ndr). E aggiungo: visto che un'ala sinistra di raccordo non ce l'abbiamo, io proverei a far giocare Cambiaso in quella posizione. Poi è anche rientrato Cabal che promette bene, nell'eventuale 4-2-4 vedrei bene Adžić e Thuram come interni".

L'arbitraggio di Sozza non è stato per fortuna al centro della scena. A tuo parere, può aver inciso lo sfogo a fine partita di Tudor?

"Nulla di cui lamentarsi, la direzione di Sozza è stata ottima. Se ci fosse stato lui a Verona, probabilmente la Juve avrebbe due punti in più quest'oggi. Poi sono convinto che lo sfogo di Tudor sia un po' servito ad avere questo arbitraggio. Rocchi era in evidente imbarazzo, dopo le parole del mister, e ha dovuto riconoscere che gli errori di Rapuano e Aureliano erano stati clamorosi. Non era la prima volta, poi, che Rapuano fosse al centro delle critiche per i suoi arbitraggi in generale. Gli errori sono stati riconosciuti da parte di tutti i media, a parte il solito imbecille che parla per partito preso".

Un commento sul comunicato inerente alla chiusura dell'esercizio 2024/2025 pubblicato nella serata di venerdì?

"Ciò che si evince in prima battuta è stato il successo in ambito finanziario che è riuscito ad avere Comolli, per me bravissimo a passare da un buco di quasi 200mln a una perdita nell'ultima semestrale di 58mln. Ha ridotto il monte ingaggi, pur trovandosi di fronte a situazioni pregresse che erano incancrenite come quella ancora in essere di Cristiano Ronaldo".

Il già citato Damien Comolli dovrebbe diventare il nuovo AD al posto di Maurizio Scanavino e Giorgio Chiellini dovrebbe fare il suo ingresso all'interno del CdA. Come presidente, invece, cosa penseresti della scelta di nominare uno tra Michel Platini o Alessandro Del Piero?

"Michel Platini presidente della Juventus sarebbe una garanzia di competenza calcistica e di capacità per avere il 'phisique du role' che merita questa società. Alex Del Piero è la bandiera come Platinì e forse anche qualcosa in più, è sicuramente il 'secondo uomo chiamato Juventus' alle spalle di Giampiero Boniperti che è stato prima calciatore e poi presidente. Egli eccelleva su tutti i livelli. La mia percezione? Alex, da un punto di vista mediatico, sarebbe un traino senza pari averlo in una posizione di vertice, ma ho l'impressione che tutta questa sovrabbondanza di pubblicità gli possa un po' nuocere se dovesse incarnare una carica di alto livello".

Dici che questo lo potrebbe rendere un po' spigoloso per il ruolo che andrebbe a svolgere?

"Dico di sì, forse, per un incarico così dovresti un po' sottrarti dai riflettori. Persino l'avv. Agnelli, che era al livello top dei top, quando si concedeva alle telecamere era sempre taciturno. Suo fratello Umberto, che ha vinto calcisticamente più dell'avvocato, non parlava mai. Piuttosto c'è una situazione plusvalenze ancora aperta di cui parlare".

Prego.

"Ho l'impressione che ci siano delle fortissime pressioni politiche per non discutere il ricorso di Giraudo. Proprio il tribunale di Strasburgo, se dovesse dargli ragione sulla richiesta di risarcimento mostruoso sostenuta dalla difesa dell'avvocato Dupont, si evincerebbe che l'imputato non si poteva difendere in soli sette giorni. Mettiamo che lo stipendio da top manager sia di un milione all'anno, qui da risarcire ci sarebbero vent'anni e di certo non sono cifre di poco conto. Io mi auguro si possa chiudere tutto in fretta, perché fanno solo del male quando restano aperti così tanto". 

Chiudo con un tuo ricordo su Carlo Sassi, scomparso ieri all'età di 96 anni.

"Un gentiluomo, un grande giornalista, oltre che una persona perbene. Lui ha esplicitato la moviola, ma chi l'ha inventata era un grandissimo tecnico di nome Heron Vitaletti che lavorava nelle redazione della Rai in c.so Sempione. Fu lui ad avere l'invenzione di selezionare i frame delle partite per verificare se un episodio fosse corretto o meno nella valutazione arbitrale. Sassi rivelò una cosa, che è ancora di attualità oltre che di polemica, ovvero che in quel famoso gol a Turone in Juventus-Roma, il filmato mandato in onda fu manipolato da un tecnico addetto al montaggio delle immagini e tifosissimo della Roma. Non c'erano prove a sostegno, ma questa era la tesi sostenuta da Carlo. Conoscendolo, l'evolversi così in maniera smisurata di tutte queste polemiche non lo avrebbero reso felice. Purtroppo oggi, anche con la Var, a mancare ad alcuni è sempre la cultura sportiva".

Si ringrazia Andrea Bosco per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.