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Ricci: "È un momento positivo, sto crescendo molto. Sogno di vincere un Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Ricci: "È un momento positivo, sto crescendo molto. Sogno di vincere un Mondiale"

Samuele Ricci, centrocampista dell'Italia e del Torino, ha rilasciato una lunga intervista a Vivo Azzurro Tv per parlare di se stesso e non solo: "Sono molto orgoglioso di quello che sto facendo e non è niente scontato perché tutti superiamo delle difficoltà, se vogliamo chiamarle così. Magari dei momenti dove, all'inizio, con il Torino non ho giocato molto perché ero appena arrivato, dovevo ambientarmi... Ho sempre cercato di rimanere presente su quello che stavo facendo, molto concentrato perché in cuor mio sapevo che volevo giocare, dare il massimo e soprattutto migliorare. Questa è una cosa che sto cercando di fare tuttora".

Che ricordi ha dei suoi primi calci?
"Tutto è iniziato a 5-6 anni, chiesi a mamma di portarmi a giocare con i miei amici che già giocavano e verso i 9-10 anni mi visionò l'Empoli. Non poteva esserci decisione migliore, ho fatto tutta la trafila fino alla Serie B e alla Serie A".

Che rapporto ha con la sua famiglia?
"Le persone della mia famiglia sono state e sono le mie prime tifose, presenziano a ogni partita. Forse l'unica a cui non sono venuti perché erano in vacanza è stata quella con la Francia a Parigi, forse la più importante della mia carriera (ride, ndr). È anche grazie a loro se sono qua, a quello che mi hanno insegnato e all'educazione che mi hanno dato, che fa una grande differenza nel mondo di oggi".

Ormai gioca ad alti livelli da tanto.
"Mi sono sempre sentito un po' più grande rispetto alla mia età, ma penso sia dettato molto dalle scelte che uno fa nella vita e il calcio mi ha aiutato molto perché sono andato a vivere da solo prima. Caratterialmente sono sempre stato molto predisposto a essere una persona autonoma, non mi piaceva molto essere sotto a qualcun altro".

Ci racconti dei suoi viaggi in Africa.
"L'Africa mi ha aiutato a crescere perché quando vai in quei posti... Sono andato per 3 anni di fila, vedi tanta povertà e ti apre gli occhi su tantissime tematiche. Vedi famiglie che non hanno niente, ma sono lo stesso molto felici".


Cos'è che vuole perfezionare?
"Sto lavorando molto sulla personalità e sulla mia presenza sul campo, oltre alle cose tecnico-tattiche, che fanno parte di ogni giocatore e che sono la fase difensiva, quella di possesso e di realizzazione, dove devo migliorare molto. È un momento molto positivo per me, sto crescendo molto e anche nel club abbiamo superato le difficoltà che avevamo avuto. Il merito è della squadra, però bisogna darlo anche a mister Vanoli che, per come ho conosciuto io tutto il mondo granata, merita tanto".

Con l'Italia invece che cosa ha vissuto di bello?
"Con la Nazionale ho sempre avuto un rapporto bellissimo, c'è un legame particolare, molto bello e molto sentito. Sono partito dall'Under 17 fino ad arrivare qua... Mi chiamò Mancini, fu molto bello perché anche inaspettato. Da lì ho continuato anche con Spalletti, con entrambi si è creato subito un bellissimo rapporto. Adesso devo dare continuità e continuare a lavorare come sto facendo".

Ha da sempre fatto parte dell'Azzurro.
"Ho avuto la fortuna di partecipare a quasi tutte le nazionali giovanili, a partire dall'Under 17, e ho vissuto anche la batosta della finale dell'Europeo persa ai rigori, ma anche quella mi è servita. Fu una partita che avevamo portato dalla nostra parte, l'hanno recuperata e poi ci fu il terno al lotto dei rigori. Fu una bellissima esperienza, passammo circa un mese in Inghilterra... Si era creato un ottimo gruppo e questa è la cosa fondamentale. Con tanti, come Rovella e Fagioli, sono sempre qua, si è creata un'ottima alchimia".

Che Nazionale è quella di oggi?
"È consapevole delle proprie potenzialità, è matura e, anche se ci sono molti giovani, tanti giocano già ad alti livelli. Per come la vivo io imparo tanto da giocatori che giocano in squadre molto importanti e fanno la Champions, anche nelle piccole cose come la palestra e il recupero. Cerco di trarre beneficio da ogni singola cosa. Stiamo facendo vedere che abbiamo grandi potenzialità".

Quali soni i suoi sogni?
"Sicuramente quello di continuare con la maglia Azzurra, partecipare a un Mondiale e cercare di vincerlo, chissà. Fuori dal campo mi piacerebbe molto mettere su una famiglia".