D'Auria: "Alla Lazio tutto per fare bene. Grassadonia tecnico innovativo, ora sono più forte"

Intervistata da LFootball la calciatrice della Lazio, ma di proprietà della Juventus, Federica D’Auria ha parlato della sua stagione con la maglia biancoceleste e dell’esordio in Azzurro arrivato a inizio anno: “La Lazio è una società che investe fortemente sul femminile e di questo gli va dato atto, inoltre Formello è uno dei centri sportivi migliori in circolazione. Abbiamo tutto a disposizione fra campi per allenarci, palestre e piscine per fare attività fisica, oltre a aree relax. - prosegue la classe 2003 parlando poi Grassadonia – Il mister è stata una scoperta meravigliosa, ha una passione incredibile e pretende sempre il 100%, la cosa bella è che riesce a fare in modo che tutte noi ci esprimiamo al massimo delle nostre potenzialità. Mi sento molto più forte e matura grazie a lui. Sul piano tattico ci ha portato un sistema di gioco basato sul possesso palla, gli allenamenti sono molto più intensi rispetto a quelli che vivevo prima. È un tecnico molto innovativo”.

Spazio poi al capitolo Nazionale: “Vestire la maglia azzurra è un sogno che avevo si da bambina, non mi aspettavo onestamente che riuscissi a esordire così presto. Darò sempre il mio meglio per rimanere nel giro delle convocazioni, anche in allenamento con il ct Soncin e le compagne ho cercato di carpire tutto quello che potevo. - prosegue la difenditrice – Europeo? Al momento sto vivendo un periodo di riabilitazione, il mio obiettivo è arrivare al meglio nella prossima stagione”.

D’Auria infine si sofferma sulla crescita del calcio italiano: “Per ottenere qualche risultato in più cercherei di far capire alle persone la passione, il sacrificio e la dedizione che ci mettiamo ogni giorno noi atlete. È esattamente la stessa dei nostri colleghi, anzi in alcuni casi anche superiore. La Federazione deve aiutarci continuando a dare importanza agli eventi che coinvolgono il calcio femminile facendoci ad esempio giocare più partite nei grandi stadi e aiutandoci a riempirli attraverso iniziative, comunicazione e pubblicità per dare una prova concreta che sappiamo fare bene il nostro lavoro”.