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tmw / juventus / A tu per tu
...con Alessandro ArenaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Alessandro Arena

Un sogno realizzato. Dalla promozione alla Serie A, tutto in poco tempo. Alessandro Arena, attaccante classe 2000, è il ritratto perfetto di volontà e ambizione unite alle qualità tecniche. Dal Marina di Ragusa all’Olimpo del calcio. La carriera del giovane bomber nativo di Ragusa parla di un’escalation veloce e voluta. Di proprietà del Catania, dopo le esperienze al Marina di Ragusa e all’Acireale Alessandro approda in prestito al Messina. La grande occasione arriva nel 2021, dall’altra parte del telefono c’è Davide Mignemi, direttore sportivo del Gubbio. In Umbria Arena esplode e fa parlare di sé. Nel 2023 lo nota il Pisa che non si fa scappare l’occasione e così diventa la cessione più importante nella storia del Gubbio. L’impatto con la Toscana è da favola da raccontare ai nipoti: gol all’esordio. E adesso dopo aver scalato tutte le categorie il sogno di ogni bambino: la Serie A. “Nel corso della mia carriera come tutti anche io ho incontrato delle difficoltà, ma ho avuto la fortuna di avere accanto la mia famiglia, soprattutto nei momenti complicati che nella vita possono sempre capitare”, dice Arena a TuttoMercatoWeb.com.



Ha due fratelli, Nicola e Daniele, anche loro con la passione per il calcio. Un vizio di famiglia…
“Il calcio è una passione di famiglia. Da mio padre ai miei due fratelli con cui ho anche giocato e quello è stato il periodo più importante di tutta la mia vita. Ho avuto modo di crescere grazie anche ai loro consigli”.



La sua consacrazione è arrivata a Gubbio.

"Mi hanno preso dalla Serie D, ero una scommessa. Devo dire grazie al Presidente, al Direttore Mignemi e ai mister Torrente e Braglia che mi hanno fatto crescere tantissimo. Mi hanno dato quella fiducia che mi ha fatto crescere e permesso di scalare le categorie. Un periodo molto importante”.



A Pisa all’esordio si è presentato subito con un gol…
"Inizio migliore non poteva esserci. Quel gol è stato motivo d'orgoglio per tutta la mia città”.



Andiamo al presente: avete fatto un campionato di grande livello. Quando avete capito di poter andare in Serie A?
"Da quando è arrivato Inzaghi si vedeva che c'era un entusiasmo diverso. Si era capito da subito che avremmo potuto fare qualcosa di importante per la città, per i tifosi e per noi. La B è competitiva, dopo le due sconfitte contro Sassuolo e Spezia ci siamo compattati ancora di più e lì abbiamo capito che potevamo farcela”.



Che Serie B è stata?
“Un campionato duro, competitivo. Con tante squadre di qualità e molto attrezzate”.




Adesso ci sono i playoff… Chi ha più chance?
“Da siciliano spero vada avanti il Palermo. La Cremonese mi sembra la squadra più attrezzata, come lo Spezia. Saranno dei playoff molto interessanti, come lo è stato tutto il campionato”.



Mica male per un attaccante essere allenati a Inzaghi…

“Io da piccolo ho anche esultato per alcuni suoi gol, sono tifoso del Milan. Al mister posso dire soltanto grazie: mi ha dato una preparazione di alto livello, con lui sono cresciuto tanto e ho acquisito consapevolezza nei miei mezzi. Ho dato tutto me stesso fin da subito. Lo ringrazierò per tutta la vita".



Il messaggio più bello che ha ricevuto dopo la promozione?
“Ne ho ricevuto tanti, davvero. Ma mi ha fatto molto piacere quello del Direttore Davide Mignemi”.

Se pensa al prossimo anno come immagina la prima in Serie A?
"Vincere questo campionato è stato come vivere un sogno ad occhi aperti. Chi ama questo sport e ha questa passione fin da bambino quando arriva a questo punto della carriera ha l'impressione di sognare. Non ho ancora realizzato: due anni fa ero in Serie C. Ritrovarmi a vincere la B mi ha lasciato senza parole".

A chi chiederà la maglia l’anno prossimo?

"A Leao. E' un grandissimo giocatore, ho grande stima di lui. Spero me la dia…(sorride, ndr)”.



L’idolo da ragazzino?

"Dybala. Ha un livello di intelligenza calcistica sopra le media. Ma la sua maglia ce l’ho già: magari me la farò firmare…”.