
La nuova Juventus nel segno di Elkann: dalla rivoluzione al volo a Washington
Manca sempre meno e poi inizierà anche il Mondiale per Club delle italiane. Stanotte l'Inter, domani la Juventus. Due squadre che ripartono da basi simili a quelle con cui hanno concluso l'anno, ma anche da cicli che si preannunciano completamente differenti.
Se i nerazzurri hanno cambiato guida tecnica, i bianconeri sono ripartiti da Tudor, vedendo però stravolgere l'assetto dirigenziale vicino alla squadra. Non solo: la nuova Juventus è sempre più quella di John Elkann, che come fa sapere La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è volato a Washington per star vicino alla ripartenza di Locatelli e compagni.
"Il numero uno della Signora ha già spiegato ai giocatori quanto conta questo torneo per il club" - si legge - "e rafforzerà il concetto presentandosi a Washington". Sì perché John Elkann vuole esserci: dopo aver condotto i cambiamenti in dirigenza, vuole sostenere il nuovo ciclo. "Segnali forti da una nuova Juventus che sta nascendo nel segno di Elkann, in prima linea nel dettare la strada e anche nella scelta di nuove figure apicali", scrive il quotidiano. Ha voluto cambiare tutto, così da un plenipotenziario "si è passati a una struttura più articolata", per riportare la Juventus a vincere.
Se i nerazzurri hanno cambiato guida tecnica, i bianconeri sono ripartiti da Tudor, vedendo però stravolgere l'assetto dirigenziale vicino alla squadra. Non solo: la nuova Juventus è sempre più quella di John Elkann, che come fa sapere La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è volato a Washington per star vicino alla ripartenza di Locatelli e compagni.
"Il numero uno della Signora ha già spiegato ai giocatori quanto conta questo torneo per il club" - si legge - "e rafforzerà il concetto presentandosi a Washington". Sì perché John Elkann vuole esserci: dopo aver condotto i cambiamenti in dirigenza, vuole sostenere il nuovo ciclo. "Segnali forti da una nuova Juventus che sta nascendo nel segno di Elkann, in prima linea nel dettare la strada e anche nella scelta di nuove figure apicali", scrive il quotidiano. Ha voluto cambiare tutto, così da un plenipotenziario "si è passati a una struttura più articolata", per riportare la Juventus a vincere.
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