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Ferrarese: “Lucchese, 8 mesi senza stipendi, ma nessuno si è arreso"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:04Serie C
di Luca Bargellini

Ferrarese: “Lucchese, 8 mesi senza stipendi, ma nessuno si è arreso"

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Ospite dei microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C' l'ex direttore sportivo della Lucchese Claudio Ferrarese ha parlato del momento del campionato di terza serie e non solo.

Finalmente conosciamo quasi del tutto l’organico della Serie C 2025-26. Manca solo la posizione del Brescia. Come giudica il campionato che sta per nascere?
"La Serie C è un campionato entusiasmante in tutti e tre i gironi. Quest’anno ho avuto modo di lavorare in quello che considero forse il più bello. È diventata una sorta di Serie B2: tante piazze importanti che hanno fatto la storia del calcio, ma che si ritrovano ancora in Lega Pro. Basta guardare al Vicenza e ad altre squadre. È un torneo difficilissimo: non basta spendere per vincere".

Alla difficoltà sportiva si aggiunge quella organizzativa. Penso ai casi di Taranto, Turris o alle parole di Bandecchi sulla Ternana. Che impressione ha?
"Con la Lucchese siamo falliti. È un campionato pesante. Squadre come la SPAL sono partite con penalizzazioni, e ogni anno ci ritroviamo a parlare di mancata iscrizione. È tutto molto complicato. Servono riforme, non è giusto per chi lavora seriamente. Alcuni dei miei giocatori sono rimasti otto mesi senza stipendio. Inaccettabile in una società professionistica".

Come avete affrontato una situazione del genere nel quotidiano?
"È stata dura. Non riuscivamo a pagare nemmeno gli affitti. Portavo i ragazzi a pranzo e a cena, ci hanno aiutato tifosi, aziende, ristoranti. Affrontavamo ogni trasferta come una sfida logistica. Ho avuto la fortuna di guidare un gruppo di grandi uomini: otto mesi senza stipendio e mai un segnale di resa. Senza il sostegno della nostra gente non ce l’avremmo fatta".


Due suoi ex colleghi in rossonero sono pronti a iniziare nuove avventure: Gorgone dalla panchina della Triestina e Saporiti forse all’Empoli.
"Saporiti l’ho sentito per messaggio, sono molto felice per lui. L’ho scoperto ai tempi del Potenza, ha fatto un campionato straordinario. Se firmerà con l’Empoli, se lo merita. Per quanto riguarda Gorgone, ha tutto per far bene a Trieste: personalità, empatia, conoscenza dell’ambiente. La penalizzazione iniziale sarà una sfida, ma lui è pronto".

Parliamo del progetto seconde squadre. Dopo anni di sperimentazione, che idea si è fatto?
"Non mi sento di bocciare l’Under 23. È uno strumento utile per valorizzare i giovani che escono dalle primavere. Il problema è che poche società possono permetterselo. La Juventus, l’Inter, il Milan hanno tanti giocatori da sistemare: l’U23 è una risorsa. È vero, pochi talenti sono finiti in Nazionale, ma il progetto resta valido. Se avessero lanciato 10-15 giocatori importanti, ne parleremmo diversamente".

In chiusura una domanda sul suo futuro: la rivedremo presto in pista?
"Lo spero, ma il rischio di restare fermi esiste. Nonostante quanto fatto, siamo in tanti. È un mondo difficile. Sono pronto a ripartire, anche tra qualche mese. Speriamo che questa intervista porti fortuna".