
Messi travolto dal PSG, Ronaldo brilla con il contratto faraonico: stavolta sorride il portoghese
Serata da incubo per l’Inter Miami e per Lionel Messi, travolti 4-0 dal Paris Saint-Germain in una partita che, almeno per il fuoriclasse argentino, aveva il sapore della "vendetta sportiva". Ma la vendetta non è arrivata, tutt'altro: il PSG, nonostante l'assenza di molte stelle, ha dominato in lungo e in largo la squadra americana, incapace di contrastare il maggiore tasso tecnico e il dinamismo degli avversari, che hanno chiuso la pratica già nel primo tempo.
Messi è stato spettatore non pagante davanti a un pubblico che si aspettava molto di più dalla squadra della Florida e dal suo capitano. L'otto volte vincitore del Pallone d’Oro ha fatto fatica a imporsi: nessun tiro pericoloso, pochi spunti degni di nota e soprattutto nessuna reazione da leader. Una serata amara, ancor di più se si pensa che proprio pochi giorni fa è stato il suo eterno rivale, Cristiano Ronaldo, a occupare le prime pagine: non per i traguardi sportivi (il portoghese non partecipa al Mondiale per Club), ma per il rinnovo-monstre da 200 milioni di euro a stagione con l'Al Nassr, diventando ancora una volta il calciatore più pagato al mondo.
Il confronto è inevitabile: Messi, ormai 38enne, brilla ma non troppo in MLS, mentre CR7, a 40 anni, resta una macchina di marketing e prestazioni, capace di incidere in campo e fuori, e guadagna cifre astronomiche e segna con regolarità. Un’altra serata che riaccende il dibattito: la rivalità è eterna, ma il presente sorride più a CR7 che alla Pulce. Aspettando il Mondiale e una possibile ultima grande sfida.
Messi è stato spettatore non pagante davanti a un pubblico che si aspettava molto di più dalla squadra della Florida e dal suo capitano. L'otto volte vincitore del Pallone d’Oro ha fatto fatica a imporsi: nessun tiro pericoloso, pochi spunti degni di nota e soprattutto nessuna reazione da leader. Una serata amara, ancor di più se si pensa che proprio pochi giorni fa è stato il suo eterno rivale, Cristiano Ronaldo, a occupare le prime pagine: non per i traguardi sportivi (il portoghese non partecipa al Mondiale per Club), ma per il rinnovo-monstre da 200 milioni di euro a stagione con l'Al Nassr, diventando ancora una volta il calciatore più pagato al mondo.
Il confronto è inevitabile: Messi, ormai 38enne, brilla ma non troppo in MLS, mentre CR7, a 40 anni, resta una macchina di marketing e prestazioni, capace di incidere in campo e fuori, e guadagna cifre astronomiche e segna con regolarità. Un’altra serata che riaccende il dibattito: la rivalità è eterna, ma il presente sorride più a CR7 che alla Pulce. Aspettando il Mondiale e una possibile ultima grande sfida.
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