L’anima fragile della Juventus, La Repubblica: "Intorno a Yildiz c'è il deserto"

"L’anima fragile della Juventus, intorno a Yildiz c'è il deserto" scrive La Repubblica nella sua sezione sportiva in edicola quest'oggi. I cinque gol subiti contro il Manchester City di Pep Guardiola nella serata di venerdì, nell'ultimo match del girone del Mondiale per Club, hanno mostrato tutti i limiti: la difesa fatica e l’attacco dipende dal turco. Intanto Weah rifiuta la cessione.
Dopo gli schiaffoni che era stata lei a dare a emiratini e marocchini la Juventus pensava di aver trovato delle risposte, stava maturando delle certezze e l’autostima si era impennata, ma adesso molto è stato rimesso in discussione dopo i 5 gol incassati dal Man City.
"Il risultato ha dimostrato che di Kenan Yildiz non si può fare a meno (ha fatto più lui in mezz’ora che tutti gli altri messi assieme) e neanche di Kolo Muani, però non si può dire che in campo ci fosse una Juve B, visto che Vlahovic, Koopmeiners e Nico Gonzalez sono costati 180 milioni suppergiù" sottolinea Emanuele Gamba.
