Donnarumma fuori per scelta economica. Da chi non ne ha mai fatto un problema di soldi

Gigio Donnarumma è destinato a dividere. Solitamente ci possono essere due situazioni: la prima è quella del campione coccolato, con cifre astronomiche (Messi è un esempio, seppur troppo unico) e che contribuisce alla squadra ma che spesso accorpa su di sé tante situazioni, l'altra è quella di scegliere di non diventare più importante del club, soprattutto economicamente. Quando hai solamente un anno di contratto (come Vlahovic del resto) la situazione può essere straordinariamente complessa. Oppure semplice: il PSG ha deciso di mettere in tribuna uno dei portieri più forti del mondo, se non il migliore. Il tecnico può dire qualsiasi cosa, certo senza Donnarumma non avrebbe vinto la Champions, viste alcune parate soprattutto con il Liverpool. Ci può stare ed è assolutamente nelle disponibilità del PSG. Scegliere se tenerlo o darlo via, a dodici mesi dalla fine. Certi stipendi vanno oltre la sostenibilità economica di un club e. a un anno dalla scadenza, la scelta è quella di monetizzare. Arrivato a zero sarà una plusvalenza e il suo contratto non verrà pagato, non una scelta sballata. Almeno dal punto di vista economico che, negli ultimi anni, non è mai interessato a chi decide al PSG. Questa la lettera di Donnarumma ai supporter del PSG dopo la decisione di lasciarlo fuori dalla squadra per una decisione - per come spiega Luis Enrique - squisitamente tecnica. "Speciali tifosi del Paris, dal primo giorno che sono arrivato ho dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo, per guadagnarmi il posto e difendere con orgoglio la porta del Paris Saint-Germain. Purtroppo qualcuno ha deciso che non potrò più far parte di questo gruppo e contribuire ai successi della squadra. È una decisione che mi lascia deluso e amareggiato".