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FIGC, Gravina presenta il Report Calcio: "Le priorità sono gli stadi e le riforme"TUTTO mercato WEB
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ieri alle 14:00Serie A
di Ivan Cardia

FIGC, Gravina presenta il Report Calcio: "Le priorità sono gli stadi e le riforme"

“Il calcio rappresenta un patrimonio del nostro Paese”. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, presenta così il Report Calcio 2025: “Grazie alla sua crescente multi-dimensionalità, costituisce una vera e propria impresa sociale, con un impatto straordinario sulla collettività. Un patrimonio sportivo, ma anche uno dei principali motori di educazione e di socialità, senza tralasciare il fondamentale tema della dimensione economica, relativo all'impatto diretto e indiretto sul PIL, i posti di lavoro attivati e il settori produttivi coinvolti direttamente nella filiera. Per conoscere e valorizzare al meglio il settore, la FIGC ha avviato ormai dal 2011 un programma di valorizzazione del pilastro della trasparenza, con la pubblicazione di report e studi specializzati, messi a disposizione di tutti i nostri stakeholder. Il ReportCalcio rappresenta un elemento fondamentale di questo percorso; giunto alla sua quindicesima edizione, in sinergia con i partner di eccellenza AREL e PwC, l'analisi si propone di rappresentare lo scenario del calcio italiano, descrivendone la dimensione, la struttura e l'articolazione, esaminando i principali scenari e stimando le evoluzioni future. Il ReportCalcio analizza il censimento del sistema e il profilo delle Nazionali (sportivo, commerciale e di comunicazione), il calcio giovanile e dilettantistico, lo scenario economico-finanziario, organizzativo, infrastrutturale e fiscale del settore professionistico, insieme a delle opportune finestre di confronto internazionale e al consolidamento dell'analisi introdotta nella precedente edizione, finalizzata ad approfondire l'impatto diretto, indiretto e indotto, a livello economico e occupazionale, prodotto da questo sport all'interno del Sistema Paese. I numeri del ReportCalcio permettono di circostanziare il valore generato da questo sport, ma rappresentano anche un fondamentale driver per accompagnare il calcio italiano nelle sfide future, in tutte le principali direzioni: il potenziamento del settore giovanile e dilettantistico, del calcio femminile e di tutte le attività votate al sociale, in conformità al dettato costituzionale che, all'art.33, riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme. Oltre alla base della piramide, occorre sempre più determinazione nel valorizzarne il vertice, puntando ad un maggior equilibrio economico-finanziario del calcio professionistico: il recente Piano Strategico del calcio italiano introdotto dalla FIGC punta in questa direzione, con una serie di criteri orientati a favorirne la sostenibilità, al fine di arrivare ad un risanamento dell'attuale scenario di criticità in un arco temporale di 5 anni. A questa importante assunzione di responsabilità, si deve necessariamente aggiungere un programma di investimenti virtuosi a medio-lungo termine, orientato su alcuni ambiti principali: la continua valorizzazione dei nostri giovani, che anche grazie ai risultati delle Nazionali giovanili azzurre (ai vertici del calcio europeo e mondiale) rappresentano un patrimonio di straordinario valore, che troppo spesso non trova spazio nel calcio professionistico di vertice: una dispersione di talento che oggi il calcio italiano non si può e non si deve permettere. Per proseguire con il tema cruciale delle infrastrutture sportive, a fronte del volano positivo dell'affidamento all'italia e alla Turchia di UEFA EURO 2032, ma anche della possibilità di capitalizzare le decine di progetti di realizzazione di nuovi impianti presenti oggi sulla scena del calcio nazionale. Tutti argomenti di stretta attualità, che nel ReportCalcio trovano una loro rappresentazione completa ed esaustiva, al fine di rafforzare il ruolo della pubblicazione quale strumento per accompagnare i processi di decision-making nel calcio italiano. Lo sviluppo sostenibile non rappresenta più solo una scelta, ma una necessità; l'ambizione è quella di costruire un calcio sempre più moderno, giovane e inclusivo, libero dalla violenza e da qualsiasi forma di discriminazione. Uno sport sempre aperto alla società civile, in grado di accompagnare il percorso di trasformazione economica, sociale, infrastrutturale e digitale del nostro Paese, ma anche un calcio più competitivo a livello internazionale, dal punto di vista organizzativo e sportivo. Le nostre priorità sono: investire nell’impiantistica in maniera decisa, anche grazie al processo di candidatura per UEFA Euro 2032 che sta stimolando percorsi virtuosi in diverse città d’Italia, e nelle riforme sulla sostenibilità economico-finanziaria, perché il miglioramento dello scenario di criticità nelle ultime due stagioni sportive è dovuto all’aumento del valore della produzione e non è ancora così strutturato da mettere in sicurezza i conti del calcio italiano".