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In Europa 226 nuovi stadi dal 2007: in Italia solo sei. In A età media 56 anni

In Europa 226 nuovi stadi dal 2007: in Italia solo sei. In A età media 56 anniTUTTO mercato WEB
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ieri alle 15:45Serie A
di Ivan Cardia

Gli stadi, specie pensando a Euro 2032, restano il grande motivo di ritardo dell’Italia rispetto al grande calcio europeo Lo certificano anche i dati del ReportCalcio 2025, diffuso oggi dalla FIGC. Negli ultimi 18 anni (2007-2024), in Europa sono stati realizzati un totale di 226 nuovi impianti, con un investimento pari a 25,3 miliardi di euro; le principali nazioni in termini di nuovi stadi sono Polonia e Turchia (oltre 30 nuovi impianti), davanti a Germania (19) e a Russia (16).

In Italia, gli stati inaugurati in questo lasso di tempo sono stati appena sei: Juventus, Udinese, Frosinone, Albinoleffe, Südtirol e Atalanta. Il nostro Paese ha in questo modo intercettato appena l’1% degli investimenti totali a livello europeo. Il risultato? Stadi vecchissimi: l’età media di inaugurazione degli impianti passa dai 56 anni della Serie A ai 74 della Serie B.

Secondo le stime della Federcalcio, i 31 progetti di realizzazione di nuovi stadi di calcio in Italia attualmente in fase di programmazione o di effettiva realizzazione (820.000 posti a sedere) comporterebbero un investimento complessivo pari a 5,1 miliardi di euro, con un impatto aggiuntivo sul PIL di 6,1 miliardi, principalmente nei settori economici di costruzioni, manifattura e attività professionali, e la creazione di circa 80.000 nuovi posti di lavoro. Il moltiplicatore della spesa è pari a 1,21, mentre le entrate fiscali prodotte ammonterebbero ad oltre 1,8 miliardi di euro.

A incidere sulla condizione degli stadi, inevitabilmente, è la mano pubblica: il 78% degli impianti in Serie A sono di proprietà pubblica. Un numero lontanissimo dalla Premier League, dove è pubblico appena il 15% degli impianti e il resto privato, ma anche da Bundesliga (39% pubblico) e Liga (60% pubblico), mentre ci supera la Ligue 1 francese (85%).

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