
Moggi fa notare: "Con Motta la Juve andava di fioretto, ora con Tudor suda la maglia"
Il trionfo della Juventus, che ha superato l'Inter con un poker in rimonta nel primo incrocio stagionale, ha mandato in estasi anche l'ex dirigente bianconero (1994-2006) Luciano Moggi. "Parlare di questo 4-3 è molto bello, ora c'è solo da continuare così - ha dichiarato ai microfoni di TuttoJuve -. La squadra in campo dà tutto, cosa che prima non accadeva, e in questo modo si può supplire anche a qualche errore di formazione. E' prima a pari merito con il Napoli".
Un commento invece sull'Inter, reduce da due sconfitte di fila: "L'ho vista stanca nei suoi uomini migliori, ma lo avevo previsto per via del Mondiale giocato in America. Non sono un indovino, ma giocatori come Barella, Lautaro e Sommer - che poteva evitare almeno due gol - non sono degli automi". Invece sulla prestazione della Juventus, capace di cappottare l'Inter: "Mi è piaciuta quando era sotto nel punteggio, non si è mai data per vinta e ha dimostrato carattere. Qui il merito è ancora di Igor. Non dimentichiamoci che questa squadra con Motta andava di fioretto, qui invece entra in campo con gli artigli e suda la maglia fino alla fine. E' una certezza".
Sulla foto circolata di Moggi in compagni di Khephren e Lilian Thuram: "E' stato un bel momento condiviso a pranzo con la famiglia Thuram, sono degli amici e i valori di Lilian come persona sono ben superiori a quelli che aveva in campo. Lui sa come insegnare il senso della vita ai suoi ragazzi, che non è quello dei grandi signori ma quello delle persone umili che lavorano sodo ogni giorno per avere successo senza mai dare nulla per scontato".
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