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Donnarumma è andato al City perché al PSG non poteva guadagnare più di DembeléTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 10:21Serie A
di Raimondo De Magistris

Donnarumma è andato al City perché al PSG non poteva guadagnare più di Dembelé

Altro che gioco con i piedi. O meglio, non è stata quella la motivazione principale. Per la prima volta il Paris Saint-Germain nella giornata di ieri ha spiegato i veri motivi che hanno spinto i campioni d'Europa questa estate a mettere in vendita Gianluigi Donnarumma e a puntare su Lucas Chevalier. Come prevedibile, non è stato tanto un discorso tecnico quanto economico. E' una scelta figlia del nuovo corso Luis Enrique che dopo l'addio di Kylian Mbappé ha imposto una regola ben precisa: il gruppo prima del singolo. Il club è più importante di chiunque altro. "Per quel che riguarda Donnarumma, una combinazione di circostanze ha portato a questa decisione. Quando chiede uno stipendio al livello del PSG di prima, non dell'attuale PSG...", ha detto Luis Campos, il consulente strategico del club di Al-Khelaifi che poi ha aggiunto: "Ci siamo presi del tempo per discutere della questione Gigio. Eravamo obbligati a trovare soluzioni se non riuscivamo a raggiungere un accordo con lui". Alla fine la soluzione è stata Chevalier, classe 2001 arrivato dal Lille per circa 40 milioni di euro più lauti bonus. Donnarumma a Parigi guadagnava oltre dieci milioni di euro a stagione bonus compresi. La base fissa era superiore ai sei milioni e proprio quella base voleva aumentare per un nuovo contratto che il capitano della Nazionale, alle sue condizioni, avrebbe senza dubbio sottoscritto. "Parigi è casa mia", ha più volte detto negli scorsi mesi l'estremo difensore classe '99 salvo poi scoprire dopo il ritorno dalle vacanze estive che doveva trovarsi una nuova squadra. Che non rientrava più nei piani del PSG. L'addio più che al gioco coi piedi era evidentemente legato all'aspetto economico. Al momento Ousmané Dembele, molto probabilmente il futuro Pallone d'Oro, ha uno stipendio netto da 8.8 milioni di euro più bonus (dati 'L'Equipe' marzo 2025, ndr), segue capitan Marquinhos e poi Hakimi. Kvaratskhelia, arrivato lo scorso gennaio, ha concordato un ingaggio da 6.6 milioni di euro netti l'anno. Donnarumma nei prossimi tre anni guadagnerà rispettivamente 15, 16 e 17 milioni di euro lordi a stagione più bonus. Al netto, siamo sulle cifre di Dembélé e probabilmente anche qualcosa di più. Inaccettabile per un club che resta, per distacco, quello col monte-ingaggi più alto della Ligue 1, ma che dopo l'addio di Mbappé ha varato una politica ingaggi più coerente e precisa. Col gruppo prima del singolo.