
Jonathan David non è Kenan Yildiz: da mezzapunta il bomber canadese non rende
Quella andata in scena ieri non è stata una grande serata per Jonathan David. Il centravanti canadese non solo non ha preso parte al festival del gol allestito dallo Stadium nel secondo tempo, ma ha anche assistito all'ultima mezz'ora dalla panchina. L'attacco della Juventus di fatto s'è acceso dopo la sua uscita dal terreno di gioco, soprattutto dopo l'ingresso di quel Dusan Vlahovic che ha preso parte a tre dei quattro gol bianconeri con due reti e un assist.
E' certamente un'anomalia per un giocatore che ha un grande feeling col gol, soprattutto in questa competizione. Lo scorso anno dalla fase campionato in poi David con la maglia del Lille ha realizzato sette reti, nove se consideriamo anche i due gol nei preliminari. L'ultimo agli ottavi di finale proprio contro il Borussia Dortmund, avversari a cui ieri sera ha fatto solo il solletico.
Serata grigia insomma, probabilmente anche a causa di un ruolo che non è proprio nelle sue corde. "Quando siamo più vicini alla porta David fa meno fatica, ma dipende dalle caratteristiche. Lo vedremo. Contro il Borussia Dortmund abbiamo scelto uno schieramento anche un po’ storto, abbiamo fatto una cosa asimmetrica con David basso e Lois davanti", ha detto ieri sera Tudor per spiegare la scelta di schierare l'ex punta di diamante del Lille sulla stessa linea di Kenan Yildiz. Alle spalle di Openda.
L'esperimento evidentemente non ha funzionato. David abituato a vivere l'area avversaria, centravanti alla Pippo Inzaghi e non di manovra, ha fatto fatica a recitare il ruolo di seconda punta soprattutto in una squadra che nella prima ora ha giocato con blocco basso e ripartenze. Non proprio la sua cup of tea: Tudor ha sicuramente preso nota.
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