
Condò sentenzia: "Akanji è meglio di Pavard". Poi bacchetta la Juventus e Koopmeiners
Paolo Condò, nel suo consueto commento sul Corriere della Sera, ha approfondito due tematiche, una legata alla Juventus e l'altra all'Inter. Di seguito un estratto di quanto scritto: "la Juve [...] vive un dilemma a centrocampo, dove il tentativo di rilanciare Koopmeiners - scelta tecnica e forse anche industriale, il club non si rassegna ad archiviare come fallito il pesante investimento - si scontra con l’atteggiamento piatto dell’olandese. Titolare invisibile contro Inter e Dortmund, sabato Koop è entrato nella ripresa senza minimamente cambiare marcia, ed era il momento in cui la Juve, impoverita dal calo di energie di Thuram e Yildiz, ne aveva bisogno".
Non del tutto positivo il suo giudizio sulla squadra di Cristian Chivu: "La più attardata delle grandi, l’Inter, ha fatto tre passi avanti vincendo una partita ricca di contraddizioni. L’ha dominata ma nel finale ha rischiato l’osso del collo. Dopo quattro gare ha l’attacco migliore (11 gol segnati) ma ieri la quantità di chance mancate è stata imponente. Almeno non ha più la difesa peggiore (7 gol subiti), ma neanche stavolta ha chiuso immacolata.
Il potenziale dei nuovi c’è, Pio Esposito è piaciuto ancora, Sucic è un tipo molto più saggio della sua età e Akanji è meglio di Pavard. Ma il Sassuolo andava distanziato nel primo tempo".
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