
Moggi: "Non ho ammazzato nessuno. La grazia la chiede chi ha avuto un ergastolo"
"Chiedere la grazia? E perché? La grazia la chiede chi ha avuto un ergastolo...". Non usa giri di parole Luciano Moggi. L'ex ds della Juventus, radiato per i noti motivi legati a Calciopoli, ha raccontato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport la sua versione dei fatti: "Ho pagato, sto pagando, ma non ho ammazzato nessuno e la gente lo sa" ci tiene a ribadire.
"Carraro dice che tutto è nato da un suo errore politico - ha proseguito Luciano Moggi sottolineando un aspetto - ho letto: nel 2004 voleva sostituire i due designatori Bergamo e Pairetto con Pierluigi Collina, loro lo hanno saputo e sono venuti quindi a cercare il mio appoggio. Una vera e propria bufala.
Allora... giusto per fare ordine - ha voluto spiegare -. Nel 2004, noi e il Milan eravamo in lotta per lo scudetto e Carraro cercava di favorire i rossoneri di cui, in passato, era stato presidente: 'Mi raccomando, gli dica di non aiutare la Juventus...,' la sua telefonata a Bergamo. Il destinatario di quel 'gli dica' era Rodomonti, arbitro della nostra partita a Milano contro l’Inter: ovviamente non intendeva aiutare i nerazzurri, ma il Milan in caso di un passo falso della Juve".
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