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Simonelli: "I giovani si sentono arrivati presto. A 18 anni non devono comprare una Ferrari"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:23Serie A
di Alessio Del Lungo

Simonelli: "I giovani si sentono arrivati presto. A 18 anni non devono comprare una Ferrari"

Ezio Simonelli, presidente della FIGC, è intervenuto dal palco dello Sport Industry Talk organizzato da RCS, parlando delle difficoltà del calcio italiano: "I limiti nascono da una considerazione. Abbiamo delle giovanili fortissime, che hanno vinto trofei che l’Italia non aveva mai ottenuto in passato, mentre Spagna, Francia, Portogallo, Germania e Inghilterra ci erano riuscite più volte. E in questi Paesi abbiamo visto cosa hanno fatto negli anni successivi con quei giovani. Perché i nostri non riescono a performare allo stesso modo?". Simonelli spiega il suo punto di vista: "La mia idea, da appassionato di calcio, è che forse i nostri ragazzi si perdano per vari motivi, compreso il fatto che molti si sentono già arrivati troppo presto. Manca quella grinta, quella fame, quella cattiveria agonistica che ti spinge a migliorarti ogni giorno. L’allenamento è come lo studio per un professionista: chi non studia non farà mai carriera. Un calciatore che cura solo la tattica e trascura la tecnica è penalizzato. E questo non è colpa dei ragazzi, ma forse di una categoria di allenatori bravissimi, che però non dovrebbero invadere il campo della tattica quando i giovani sono troppo piccoli. Per quanto riguarda la questione economica, non darei compensi troppo elevati ai giovani: una parte la accantonerei in un fondo presso la Federazione. Devono avere fame. A 18 anni non devono comprarsi una Ferrari: quella arriverà più avanti. All’inizio devono costruire una carriera, non sentirsi ricchi o già arrivati. Questo, nel lungo periodo, danneggia la loro crescita professionale". Clicca qui per leggere tutte le parole di Ezio Simonelli.