
Bonucci via dalla Juventus, Zazzaroni su CdS: "Ognuno ha le proprie verità"
L'intervista-fiume di Leonardo Bonucci a Sportmediaset continua a tenere banco anche all'indomani della sua pubblicazione. A parlare sul Corriere dello Sport è il direttore del quotidiano, Ivan Zazzaroni, che approfondisce l'argomento con alcune considerazioni. "Di finali antipatici è piena la storia del calcio e dei campioni. Penso all’addio di Paolo Maldini al Milan di Berlu- sconi e Galliani, a Totti maltrattato dalla Roma di Pallotta (le colpe ricaddero tutte su Spalletti, che fu solo strumento). Anche la chiusura del rapporto tra Del Piero e la Juve di Agnelli non fu il massimo, pur se consumatasi con modalità differenti, giro di campo, applausi e lacrime: Andrea usò attenzioni superiori anche perché da fuoriclasse come Alex e Buffon aveva ottenuto sacrifici e successi", scrive Zazzaroni.
La verità che sta nel mezzo
Ma come sempre in questi casi, la verità sta nel mezzo. Zazzaroni spiega come da Torino la storia sia raccontata diversamente da quanto fatto da Bonucci. La società avrebbe chiesto al difensore di salutare squadra e tifosi in occasione di Juventus-Milan, l'ultima sfida in casa della stagione, ma il difensore disse di no. Poi Massimiliano Allegri gli diede la possibilità di giocare la gara numero 500 e scendere in campo con la Nazionale, che non l'avrebbe chiamato in caso di mancata partecipazione alla sfida con la Juve. Versioni diverse, dunque, per una storia come tante conclusasi senza il lieto fine.
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