
Lazio, Formello deserta ma si riempie l’Olimpico: atto di fede del popolo laziale
“Questo è il mio atto di fede, questo è un giuramento”. La frase che chiude “Atto di fede” di Luciano Ligabue descrive perfettamente l’estate che sta vivendo il tifo laziale. Nessuna botta di entusiasmo derivante dal mercato, nessuna testimonianza diretta dal ritiro. È tutto blindato in casa Lazio, dal mercato al ritiro, ma nonostante questo il popolo biancoceleste risponde presente. Lo fa con numeri da record, come dimostra la soglia di 25 mila abbonati superata nella giornata di ieri. Numeri imponenti per una squadra che non sta facendo mercato e reduce dalla peggior stagione negli ultimi sei anni. Mancherà l’Europa, ma quello che non manca è la passione della gente laziale, nonostante l’entusiasmo non sia trascinante. C’è delusione e una contestazione verso la società che la scorsa settimana ha portato oltre dieci mila tifosi a metà luglio tra i Fori Imperiali per manifestare contro la proprietà.
Lazio, la prima uscita in pubblico sabato sera
Al contrario di quanto succedeva ad Auronzo di Cadore, i tifosi biancocelesti ancora non hanno avuto l’occasione di vedere da vicino la nuova Lazio di Maurizio Sarri. La potranno vedere per la prima volta dal vivo sabato sera a Frosinone nell’amichevole contro l’Avellino, la seconda dopo il 3-0 di domenica sera nel deserto di Formello contro la Primavera. La Lazio, nonostante promesse di ritiro aperto e in piena sintonia con i tifosi, ha scelto di isolare la squadra nelle due settimane di lavoro nel centro sportivo biancoceleste. Una scelta comune ad altre società, ma che rappresenta un unicum per la Lazio e testimonia ancora una volta lo strappo evidente tra la società e il tifo. La gente laziale ha scelto il suo “Atto di fede”, la speranza è che non si “passi a un altro rimpianto”.
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