Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / livorno / Calcio
Esclusiva. Berretti, Nappi: "Un'emozione indescrivibile"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 13 giugno 2017, 19:31Calcio
di Davide Lanzillo
per Amaranta.it

Esclusiva. Berretti, Nappi: "Un'emozione indescrivibile"

Livorno – E’ lui i il principale artefice di questo prestigioso traguardo. Marco Nappi, la Foca Monaca, ricordato da tutti gli appassionati di calcio per quel suo particolare modo funambolico con cui interpretava il gioco del calcio. Era uno spettacolo vederlo giocare, ed è uno spettacolo vederlo allenare: il passare degli anni non ha scalfito quell’entusiasmo e quella sana esuberanza che occorre nel mondo del calcio.

Mister, un traguardo eccezionale, impensabile ad inizio stagione. Quali emozioni la stanno attraversando?

“È qualcosa di indescrivibile… Essere anche oggi qui, e vedere questi ragazzi premiati e ricordati da tutta la città, è qualcosa di bellissimo, che ci riempie di orgoglio. E costituisce uno spirito per andare ancora oltre. Spero infatti che questo sia soltanto l’inizio. Per me, per i miei collaboratori, ma soprattutto per questi ragazzi, che se lo meritano davvero”.

Un punto di partenza anche per lei, quindi. Si sentirebbe pronto ad un’eventuale chiamata in Prima squadra?

“Ho sentito tante voci in questi giorni. Per tutti, se Spinelli dovesse rimanere alla guida della società, io sarei già l’allenatore designato. Ma in realtà a me nessuno ha detto niente, non ho ricevuto nessuna chiamata da parte del presidente. Ciò non toglie che nel caso io sarei pronto. Anzi, prontissimo. Ho una lunga carriera di calciatore e anche di allenatore alle spalle: non ho nessuna paura di fare il salto di qualità”.

A proposito di società, questa è stata una stagione particolare, con la presidenza molto distante dalla squadra. Questa situazione si è avvertita anche a livello giovanile?

“No, noi abbiamo continuato ad allenarci serenamente e non abbiamo in alcun modo risentito di questa situazione particolare societaria, così come credo anche la Prima squadra, visto che è arrivata a giocarsi l’ingresso alla Final four dei playoff. Se avessimo subito questa situazione oggi non saremmo qui a ricevere questo importante riconoscimento”.

Ma qual è stato il vero punto di svolta della vostra stagione? Quand’è che ha iniziato a credere che si potesse realizzare qualcosa di davvero importante?

“Il momento chiave è stata sicuramente la trasferta di Castellamare di Stabia. Dopo aver perso la partita di andata in casa siamo riusciti ad andare a ribaltare la situazione laggiù, con una prestazione di carattere da parte dei ragazzi. In quel momento ho capito che avremmo vinto lo scudetto”.

Passa e chiude, Marco Nappi. E chissà se la sua strada continuerà ad incrociarsi con quella amaranto.