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Le 10 partite senza sconfitte del Milan e le 10 frasi di Gattuso con il suo decalogo che ha conquistato tuttiTUTTO mercato WEB
martedì 20 febbraio 2018, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti
per Milannews.it

Le 10 partite senza sconfitte del Milan e le 10 frasi di Gattuso con il suo decalogo che ha conquistato tutti

Dieci partite senza sconfitte, con le vittorie contro l’Inter(in coppa Italia), la Lazio e la Sampdoria che lo precedevano in campionato, sono il segnale trasparente della svolta tecnica del nuovo Milan di Gattuso. Ma c’è un’altra svolta, meno evidente perché psicologica, che spiega perché Gattuso ha conquistato tutti: giocatori, tifosi e osservatori neutrali. Una svolta che si può leggere attraverso dieci frasi mai banali, una specie di decalogo del tecnico rossonero, che non è mai contento quando vince, al contrario di Montella che vedeva sempre progressi quando perdeva. E allora rileggiamole insieme, dalla prima all’ultima.

1 – Alla sua presentazione. “Non sono Padre Pio. Non prometto miracoli ma soltanto lavoro, perché sono pesante e non mi spaventa vedere facce strane in allenamento”.

2 – Dopo il primo pareggio a Benevento e la prima dura sconfitta sul campo del Verona. “Le colpe sono soltanto mie”. Ritornello ripetuto quando gli chiedono perché Andrè Silva gioca così poco.

3 – Dopo il primo successo esterno a Cagliari. “Abbiamo ancora i brufoli e siamo sempre brutti come me, non ancora belli come Brad Pitt”. 

4 – All’apertura del mercato di gennaio. “Non voglio rinforzi, a me la squadra va bene così”.

5 – Dopo la vittoria sul campo della Spal. “Il 4-0 è un punteggio bugiardo, che non rispecchia le difficoltà incontrate”.

6 – Alla vigilia della trasferta di Europa League in Bulgaria. “Mi piace giocare ogni tre giorni, in campionato e in Europa, perché vuol dire che siamo in corsa su tutti i fronti”. Esempio di mentalità vincente, in disaccordo con Sarri che si lamenta per gli impegni ravvicinati.

7 – Dopo le prime voci sul rinnovo del suo contratto. “Sono un privilegiato e non mi preoccupo del mio futuro. Il Milan è casa mia, ma in futuro potrei anche allenare i giovani della Gallaratese”. 

8 – Dopo la doppietta di Cutrone in Bulgaria. “Cutrone adesso deve trovare una fidanzata, così la sera sta a casa e fa l’amore”.

9 – Dopo il rigore fallito domenica sera da Rodriguez. “Non deve demoralizzarsi. Anche Maradona sbagliava i rigori”.

10 – Dopo l’ultima sfida contro la Sampdoria. “Giampaolo per me è un maestro, studiavo i suoi allenamenti”. Intanto, però, l’ha battuto e il maestro gli ha fatto i complimenti.

E a quelli di Giampaolo, aggiungiamo i nostri perché Gattuso non è soltanto grinta e cuore. E’ anche un esempio di modestia che anche stavolta, come in tutta la sua carriera, è partito dal basso per arrivare in alto. E se ci arriverà anche sulla panchina del Milan, non chiamatelo Padre Pio. Basta e avanza Padre Rino.