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ESCLUSIVA MN - Serena: "Punterei su Bennacer e Piatek. Maldini vuole un segnale da Elliott"
lunedì 28 ottobre 2019, 18:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Serena: "Punterei su Bennacer e Piatek. Maldini vuole un segnale da Elliott"

Quinta sconfitta in nove partite per il Milan, che non riesce ad uscire dalla crisi nera in cui è sprofondato. Per parlarne, la redazione di MilanNews.it ha contattato Aldo Serena, ex attaccante rossonero.

Come interpretare la sconfitta del Milan all'Olimpico?
"Contro la Roma, il Milan se l'è giocata, ma ci sono stati errori individuali anche da giocatori molto esperti. E' strano che un giocatore come Biglia faccia errori come quelli commessi ieri. Dovrebbe essere il giocatore che dà sicurezza anche ai compagni più giovani. Dei giocatori di movimento, oltre a Theo Hernandez, Calhanoglu è l'unico ad essere riuscito a trasmettere qualcosa al resto della squadra. Il turco è in un buon momento. Poi ci sono stati degli errori in marcatura sui calci da fermo che sono stati incredibili, con giocatori che per una frazione di secondo guardano il proprio uomo, poi si girano a guardare la traiettoria del pallone, senza seguire l'avversario che può staccare da solo indisturbato. Parlo di Kessie con Dzeko in occasione del gol subito, ma anche di Mancini lasciato libero di colpire di testa da solo nella ripresa. Quando sei tranquillo mentalmente, tutte queste situazioni di gioco, vengono meglio. Se, invece, sei sotto pressione e impaurito, magari vai in tilt".

Come può il Milan uscire da questa crisi in cui è sprofondato?
"A volte basta una scintilla, un'inversione di tendenza per dare stimoli e fiducia ai giocatori. Quel gol preso da Calderoni contro il Lecce ha bloccato un possibile cambio di marcia. Nel corso della mia carriera ho passato momenti esaltanti così come momenti difficili. Nei momenti negativi, ti senti veramente perso, il legame l'un con l'altro diventa difficile. E' successo al Milan dopo aver preso il 2-1 di Zaniolo, hanno perso fiducia. Quando è così rischi di rotolare giù, però la qualità del Milan non è così bassa. Il problema è che nelle prossime quattro partite affronterai SPAL, Lazio, Juventus e Napoli".

SPAL che arriverà a San Siro giovedì. Lo stadio di casa potrebbe essere un'arma a doppio taglio per il Milan?
"Assolutamente sì. Le prossime partite a San Siro il Milan deve partire forte e trascinare il pubblico nei primi 20 minuti. Se parti non bene come atteggiamento, e il pubblico comincia a fischiare, poi diventa durissima. Poi ci sono Lazio, Juventus e Napoli. Con Lazio e Napoli, secondo me, il Milan se la può giocare. Con la Juventus, è più difficile e bisogna esserne consapevoli, però non si sa mai, a volte nelle partite in cui sei nettamente sfavorito e giochi con la testa libera puoi tirare fuori il meglio".

Tanti giocatori sono ruotati in questi anni, ma Suso è sempre rimasto titolare fisso di questa squadra. Ora che sta attraversando un momento di difficoltà, che dura da diverse settimane, lasciarlo in panchina può essere un modo per provare a recuperarlo?
"Se l'allenatore non lo vedesse in condizione può anche lasciarlo in panchina per una partita o due. Per dare una sterzata, a volte, una seduta in panchina non guasta. Magari si arrabbia, anche con l'allenatore, e gli viene un moto d'orgoglio che può portare dei benefici a livello personale come prestazioni e, di conseguenza, alla squadra".

Piatek o Leao: dovendone scegliere uno su chi punterebbe?
"Leao è un progetto. Secondo me non si è ancora capito se sia una punta centrale o un attaccante esterno. Non ha la lucidità sotto porta, anche se con quelle qualità può spaccarti una partita. Magari tra un po' sarà anche lucido sotto porta, è giovane. Adesso io andrei su un giocatore che davanti i movimenti li fa giusti e se gli do palloni di un certo tipo ci arriva. Piatek ha bisogno del sostegno della squadra, a differenza di Leao".

Biglia è apparso in difficoltà con la Roma: quella contro la SPAL può essere la partita giusta per rivedere Bennacer al suo posto?
"Sì, me lo aspetto. Ieri Bennacer ha avuto poco tempo a disposizione ed è entrato in un momento difficile della partita. La prestazione di Biglia è stata molto negativa contro la Roma. Non puoi affidarti, secondo me, alla prossima gara che devi vincere assolutamente all'argentino. Devi affidarti a giocatori che abbiano gamba e temperamento e che siano un po' più propositivi".

Come interpreta le parole di Maldini, che ha dichiarato che, qualora Elliott avesse intenzione di vincere tra 10-12 anni, lui e Boban non saranno più a capo della direzione sportiva?
"Su Maldini io non ho dubbi, è una persona sincera. E' una garanzia di limpidezza, credo che quello di Paolo sia stato un messaggio abbastanza preciso e mirato alla proprietà, chiedendo loro di vedere un segnale già a gennaio o nella prossima estate: costruire una squadra di un certo livello che non sia costituita solamente da giocatori giovani buttati allo sbaraglio".