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ESCLUSIVA MN - F. Galli: "Milan, il vero problema è la mancanza di conoscenze. Cambio di Bonaventura? Ha influito sulla squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 24 settembre 2018, 18:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - F. Galli: "Milan, il vero problema è la mancanza di conoscenze. Cambio di Bonaventura? Ha influito sulla squadra"

La redazione di MilanNews.it ha contattato Filippo Galli. Con l'ex responsabile del settore giovanile del Milan abbiamo parlato del 2-2 di San Siro, dei problemi della squadra di Gattuso, del cambio di Bonaventura e della situazione della Primavera rossonera, che ieri ha subito una pesantissima sconfitta contro la Roma.

Che sensazioni ha dopo il pareggio di ieri contro l'Atalanta?
"Deluso dal risultato, ma credo che la squadra sia sulla strada giusta. I due gol sono stati segnati attraverso la costruzione dell'azione partendo da dietro. E questo è un percorso che la squadra deve fare, anche se sentivo dei mugugni in televisione quando la squadra provava a farlo dopo l'1-1. Non dico sia sbagliato, però non aiuta, perchè le grandi squadre costruiscono tutte da dietro. Se vuoi comandare il gioco, devi fare quello. Detto questo, bisogna saperlo fare e crederci fino in fondo. Quello che a me non è piaciuto nel secondo tempo è il fatto che la squadra ad un certo punto si sia tirata indietro e non abbia avuto più la tranquillità e la sicurezza, ma sia stata presa dalle paure. La squadra deve migliorare in questo".

Gattuso e i dirigenti fanno riferimento ad un problema di mentalità che, però, il Milan si trascina dietro da tanti anni ormai.
"Io continuo a credere che non sia un problema di mentalità, ma di conoscenze. La squadra deve essere convinta che se mantiene un baricentro più alto anche nei momenti in cui è l'avversario a voler fare la partita, ci si difende meglio. Mentre, invece, l'idea è quella che abbassandosi di più si difenda meglio. Non è vero, bisogna avere il coraggio. Per diventare una grande squadra serve questo passaggio. Ora ha imparato a costruire, e lo sta facendo anche bene, ma deve imparare a difendere più alto. Responsabilità dell'allenatore? Io questo non lo dico e non lo dirò mai. E' una questione di conoscenze, poi ognuno tragga le conclusioni che vuole. Sento parlare di condizione fisica, ma secondo me non dipende da quello".

Quanto ha inciso sul risultato finale il cambio tra Bonaventura e Bakayoko?
"La sostituzione di Bonaventura ha influito sul rendimento generale della squadra, facendo perdere qualcosa al Milan. Poi, chiaro, occorre considerare il punto di vista dello staff tecnico, che dice che Jack aveva un piccolo problema al ginocchio, quindi il cambio era anche giusto sotto quel punto di vista".

Fino a poche settimane fa ha vissuto il settore giovanile del Milan dall'interno, che spiegazioni si è dato per la clamorosa debacle della Primavera rossonera, che ieri ha perso 7-1 in casa contro la Roma?
"E' una squadra che oggi non ha più certezze, che vorrebbe comandare il gioco, ma non ha il coraggio per farlo fino in fondo sia nella fase di possesso che in quella di non possesso. La squadra non mi è parsa aggressiva nel modo giusto in tutti gli effettivi. Si sono presi dei gol in cui è mancata la pressione sull'avversario che era in possesso di palla. Troppi 2001 tutti contemporaneamente in campo? Non credo sia una questione di inesperienza. La Primavera del Milan deve ritrovare le certezze che ha avuto fino a qualche tempo fa. E' una squadra senza identità, anche se tutto per poterla riprendere".

Ci sono novità sul suo futuro? Ci sono stati contatti con Leonardo e Maldini nelle ultime settimane?
"No, nessun contatto. Parlando in generale ci sono alcune opportunità che sono ancora aperte, altre che si sono chiuse, ma al momento non si è ancora concretizzata alcuna di queste".