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Gli infortuni mettono a nudo le carenze della rosa del Milan: le tre aree su cui devono lavorare Leo e Maldini. Domani faccia a faccia con l'Uefa: si spera in una multaTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 19 novembre 2018, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Gli infortuni mettono a nudo le carenze della rosa del Milan: le tre aree su cui devono lavorare Leo e Maldini. Domani faccia a faccia con l'Uefa: si spera in una multa

La situazione degli infortuni ha tolto il coperchio sul vaso di Pandora della rosa del Milan. Se da un lato la sfortuna si è accanita su Milanello, dall’altro emergono tutti i limiti strutturali del gruppo a disposizione di Gattuso. Una situazione annosa, che i rossoneri si portano dietro da anni in cui si è pensato solo ed esclusivamente a cercare di dare un undici titolare decoroso, mentre tutto il resto della squadra è stato tralasciato o quasi. È evidente come nel calcio di oggi siano necessari almeno 18-20 giocatori potenzialmente titolari. Ne consegue che tutto vada per il meglio, visto che la qualità e il ritmo dell’allenamento, se ci sono elementi di valore in campo, si alzano in maniera quasi automatica. Ecco, oggi il Milan ha al massimo 14 giocatori di movimento che si possono considerare titolari. Il resto è un gruppo di professionisti che, in una squadra che ambisce a stare ad alti livelli, farebbero fatica ad entrare nei convocati. Ad oggi, se si prendono in esame le squadre delle “riserve” di Juventus, Napoli, Inter e Roma, si denota il fatto che siano decisamente superiori a quella che potrebbe presentare il Milan. Dunque, in prospettiva di gennaio e, soprattutto, dell’estate, Leonardo e Maldini dovranno lavorare su tre fronti sul mercato: nuovi potenziali titolari, alternative che non facciano rimpiangere i primi e che completino la rosa in quei ruoli dove oggi il Milan è carente e cedere quei giocatori che non fanno parte del progetto tecnico.

Contro la Lazio, Gattuso avrà a disposizione – a Dio piacendo – soltanto Zapata e Simic come difensori centrali di ruolo visto che Caldara, Musacchio e Romagnoli sono entrati in infermeria e non ci sono recuperi lampo all’orizzonte. Un problema non da poco, perché Rino sarà costretto a riprendere in mano la difesa a tre, ma con due elementi che saranno adattati. Da escludere, per ora, la difesa a quattro con Rodriguez centrale di sinistra. Troppo rischiosa come opzione. Più facile ipotizzare il trio difensivo con Zapata centrale, Rodriguez a sinistra e uno tra Abate, Calabria e Simic (in rigoroso ordine alfabetico) a destra. Potrebbe stuzzicare anche la soluzione Kessie nei tre davanti a Donnarumma, ma si aprirebbe il problema a centrocampo visto che anche lì, tra infortuni e scelte, gli uomini sono contati. Il fatto è che ci sono da giocare sei partite importantissime fino al Bologna con quattro match di campionato e le due partite di Europa League che saranno determinanti ai fini della qualificazione, che si giocherà comunque ad Atene in casa dell’Olympiacos. In sostanza, ci saranno ancora meno rotazioni rispetto a quelle abitudinarie e questo porterà ad un ulteriore sovraccarico dei giocatori, con la speranza che Conti possa tornare presto a calcare i campi che contano, perché la sua freschezza sarebbe fondamentale.

Domani, invece, altro round davanti all’Adjudicatory Chamber dell’Uefa per definire le sanzioni eque per le violazioni del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-17. Il Milan si aspetta una multa che si aggira, nel suo complesso, tra i 14 e i 18 milioni di euro. Una parte sarà da pagare subito (la Uefa sta congelando i premi relativi all’attuale Europa League, quindi potrebbe essere mitigata da quei soldi che non incasserà) più due terzi congelati e soggetti ai risultati che il club otterrà a livello di bilancio ne prossimo triennio di monitoraggio. Ma non sono da escludere pene accessorie, che la camera giudicante può comminare. Anche da qui passerà molto della strategia di mercato del Milan, tra un Ibrahimovic che adesso serve ancora di più, una difesa che necessita di rattoppi e un centrocampo che richiede qualità.