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Risolta la patata bollente, il Milan deve decidere come muoversi: l'ago della bilancia è CalhanogluTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
sabato 19 gennaio 2019, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Risolta la patata bollente, il Milan deve decidere come muoversi: l'ago della bilancia è Calhanoglu

Il Milan è stato fortunato. L'ultima parola l'avrà sempre il campo, e Piatek dovrà confermarsi in una piazza ben più esigente, ma dalle parti di via Aldo Rossi è scontato che il sollievo superi di gran lunga l'apprensione. Perché? Ritrovarsi un Higuain bizzoso e costosissimo, e di conseguenza impossibile da trattenere, metteva Leonardo, Maldini e co. di fronte ad un'unica strada: lasciarlo partire. Trattenerlo a forza avrebbe soltanto minato ulteriormente il bilancio rossonero di altri 18 milioni, cifra comprensiva di stipendio lordo e restante ammontare del prestito oneroso, a cui sarebbe seguito un mancato riscatto in estate: 36 milioni circa per una sola stagione che avrebbero anche potuto non collimare con la Champions League, considerando la scarsa vena del Pipita negli scorsi mesi. E se non ci fosse stato Piatek, il quale arriverà in rossonero per una cifra elevata ma non così esagerata, il Milan cosa avrebbe potuto fare?

LE ALTRE MOSSE - Nella speranza che il polacco possa diventare un punto di riferimento del presente e del futuro, restano però altri aspetti da considerare. Si era detto a lungo che il Milan avrebbe avuto bisogno di un centrocampista ed un esterno offensivo a prescindere dal discorso attaccante. Per il momento sussistono molte piste per entrambe queste opzioni, ma nessuna in uno stato di assoluto calore. Mancano ancora più di dieci giorni alla chiusura delle liste, una vita in una sessione come quella invernale, ma per il momento fare previsioni su chi potrebbe arrivare al Diavolo in aggiunta a Piatek è abbastanza complicato.

LA CHIAVE E' CALHANOGLU? - A cambiare le carte in tavola è stato certamente il buon inserimento di Paquetà, il quale si è preso da subito le chiavi del centrocampo rossonero. Ad oggi la mediana titolare del Milan è pressoché composta, anche se, almeno fino al ritorno di Biglia, non esistono vere alternative. Calhanoglu, che a fine 2018 era stato testato come mezz'ala, è stato nuovamente reimpostato in zona offensiva, in attesa di capire cosa accadrà al turco sul mercato. L'ex Bayer Leverkusen non sta certamente disputando una gran stagione ma è stato fin qui uno dei più utilizzati da Gattuso, oltre ad essere un giocatore schierabile sia in mediana che sull'esterno offensivo. Il Milan potrebbe lasciarlo partire per ingaggiare un laterale d'attacco più funzionale, ma poi dovrebbe comunque muoversi sul mercato del centrocampo, perché pensare di concludere la stagione in mediana con i soli Kessie, Bakayoko, Paquetà, il rientrante Biglia e José Mauri sarebbe alquanto pericoloso. Allo stesso tempo, tuttavia, è chiaro che al tridente offensivo manchi un giocatore in grado di saltare l'uomo in velocità e trovare la via del gol con continuità, ma trovare un profilo perfetto a gennaio non è assolutamente semplice.