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Brahim Diaz e quel problema col gol: segna poco, ma il Milan lo vuole tenereTUTTO mercato WEB
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martedì 30 maggio 2023, 14:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
per Milannews.it

Brahim Diaz e quel problema col gol: segna poco, ma il Milan lo vuole tenere

Juventus-Milan non è stata la partita ideale da far vedere per promuovere il calcio italiano all’estero. Di certo la scarsa proposta di gioco offerta dalle squadre in campo non ha aiutato i giocatori più estrosi ad esprimere al meglio le proprie qualità, ma ancora una volta Brahim Diaz ha palesato i suoi limiti quando gioca dietro la punta: l’ultimo passaggio e la finalizzazione. Due fondamentali non indifferenti per un numero 10, anche se la sua crescita progressiva fa pensare che presto o tardi possa migliorare anche in quelli. La domanda è: quanto tempo gli ci vorrà?

I NUMERI

Giocatore che dà l’anima in campo, corre e lotta senza sosta ed anche per questo, nonostante tutti i limiti che possa avere, Brahim viene amato dalla tifoseria come si ama chi suda la maglia a prescindere da tutto. Tuttavia, dando un’occhiata ai suoi numeri col Milan, da quando è in Italia Brahim ha realizzato 18 gol e 14 assist in 123 presenze. Un contributo al gol ogni 216 minuti. Tanto per fare un confronto, Hakan Calhanoglu, di fatto sostituito dallo spagnolo dopo il suo trasferimento a 0 all’Inter, con il Milan aveva messo a segno 32 gol e 48 assist in 172 presenze (molte delle quali non giocate dietro la punta), con la media di un contributo al gol ogni 162 minuti, e già il turco veniva spesso criticato per la discontinuità con cui risultava incisivo. Sulla carta si tratterebbe di un cosiddetto “downgrade” nel ruolo, ossia un passo indietro, ed è normale volersi aspettare di più da chi indossa la maglia numero 10 del Milan, ma se il club è intenzionato a trattenerlo non è esente da buoni motivi per farlo.

LA VOLONTÀ DEL MILAN

Il giocatore è benvoluto a Milanello e lui ama i colori rossoneri. Il Milan ha dei paletti, si sa, entro i quali poter operare nel mercato, ma la volontà è quella di tenerlo a Milano. Per continuare a far crescere Brahim crescendo insieme a lui e per dare continuità tecnica ad un progetto che sulla trequarti vede lo spagnolo l’unico giocatore nella rosa (al netto delle situazioni di Adli e De Ketelaere) ad offrire quantomeno delle garanzie dal punto di vista prestazionale.

di Luca Vendrame