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Fabregas: "Rafforzai le mie convinzioni sul calcio dopo una cena con Capello"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 20:16News
di Niccolò Crespi
per Milannews.it

Fabregas: "Rafforzai le mie convinzioni sul calcio dopo una cena con Capello"

Il tecnico del Como Cesc Fabregas, ai taccuini del Corriere dello Sport-Stadio, ha parlato del modo in cui vede il calcio e della sua filosofia di gioco, considerata da qualcuno troppo arrembante e poco incentrata sulla fase difensiva:

"Ci sono tanti modi di fare calcio e non se ne può escludere uno. Simeone vince alla sua maniera, Guardiola alla sua, così come José e Conte. Sono tutti stili differenti, però è calcio vero. È importante credere in quello che si fa. Potrei tranquillamente dire ai miei dài, andiamo a giocare palla lunga e conquistiamo la seconda palla. Ma non saprei come allenare la squadra, nel senso che non credo in quel calcio, non potrei mandare il messaggio giusto al giocatore. Il giocatore intelligente ti guarda in faccia, ti analizza. Se non è sicuro di quello che sta facendo tocca a me dargli gli input giusti e convincerlo. Io mi adatto a quello che abbiamo e poi provo a trovare tutte le soluzioni per andare a vincere. Però è vero che stiamo giocando praticamente il 70% della stagione con Da Cunha, Perrone e adesso Caqueret a centrocampo che sono esterni, numeri 10, numeri 8, non c’è un play tipo Rodri del Manchester City, o Paredes, uno che è più fisico e posizionale. Vi racconto un aneddoto. Dopo aver vinto la B mi ritrovai a cena a Trento con Pecchia e Capello. Fabio mi disse: “Cesc, adesso non puoi più giocare così eh, adesso ti devi difendere di più”. Insistette sulla difesa, difesa, difesa. Quella sera andai a dormire più convinto che mai che avrei seguito la mia filosofia".