
Ibra e la favola del "Tutto sotto controllo": intanto il Milan prepara l’addio a Theo e Maignan
Lo scorso 17 febbraio, alla vigilia del match di Champions Leagure con il Feyenoord a San Siro, Zlatan Ibrahimovic, intervistato da Sky, aveva risposto così ad una domanda sui rinnovi di Mike Maignan, Theo Hernandez e Tijjani Reijnders: "Stiamo parlando con tutti e tre. Per noi è tutto sotto controllo. Tutti e tre sono molto contenti al Milan e vogliono continuare al Milan. Più di questo non c’è”.
Dichiarazioni invecchiate malissimo nell'arco di appena 4 mesi, anche perché nessuno di questi tre proseguirà la sua avventura in rossonero.
Altre due colonne del Milan prossime a salutare
Theo e Maignan non sono due nomi qualunque. Sono, insieme a Rafael Leao, i volti simbolo della rinascita rossonera culminata con lo scudetto del 2022. Sono anche, probabilmente, i due giocatori che garantiscono le migliori prestazioni nei rispettivi ruoli, anche se nella passata stagione non è stato assolutamente così. Eppure, nonostante questo, stiamo pur sempre parlando di due pilastri dai quali il Milan sarebbe dovuto ripartire ma che invece andranno via senza troppi complimenti.
Gestione pessima di un patrimonio svalutato
Fino a poco tempo fa i valori di mercato di Theo Hernandez e Mike Maignan (stando a dati Transfermarkt) avevano rispettivamente toccato i 70 e i 45 milioni di euro. Soldi che sarebbero potuti tornare più che utili a questo Milan in fase di ricostruzione, ma che invece sono solo un lontano ricordo di giocatori che si sono pesantemente svalutati.
Basti pensare che cedendoli entrambi alle cifre di cui si sta parlando, il Milan potrebbe arrivare a guadagnare appena 50 milioni di euro, ovvero neanche la metà di quello che avrebbe potuto incassare ai tempi d'oro. I due calciatori non sono assolutamente esenti da colpe, anche perché il mercato cambia in base a diversi fattori, uno di questi è legato alle loro prestazioni in campo, ma c'è da dire che la gestione della società è stata pessima.
I rinnovi di Theo Hernandez e Mike Maignan si sarebbero dovuti risolvere prima, anche perché non è mai una buona idea portare ad un anno dalla scadenza profili di questo calibro (Kessié e Donnarumma insegnano). Eppure sono passate settimane, addirittura mesi e nessuno dei due ha mai firmato il suo prolungamento con il Milan, diventando oggi preda di alcune delle migliori squadre del mondo, vedi Al-Hilal e Chelsea.
Milan in svendita
Già le cifre della cessione di Tijjani Reijnders al Manchester City hanno fatto storcere il naso ai tifosi del Milan, che non faranno diversamente quando conosceranno quelle di Mike Maignan e Theo Hernandez. Per il primo non si dovrebbero superare i 20 milioni di euro con il Chelsea, mentre il secondo, qualora accettasse la proposta dell'Al-Hilal, andrebbe via per 30 milioni di euro. Ovviamente il loro valore è sceso anche a fronte del fatto che tra poco più di sei mesi potranno firmare gratis con qualsiasi altra società, ma dalle parti di Casa Milan sembrerebbe essere in atto una vera e propria svendita che rischia di abbassare il livello tecnico della squadra di Massimiliano Allegri.
Le parole (vuote) di Ibra
In questo contesto è inevitabile che tornano alla mente le parole di Ibrahimović: quel “tutto sotto controllo” che oggi appare come una formula vuota, una frase fatta buona solo per prendere tempo. Il mercato estivo sarà dunque uno spartiacque cruciale. Le (eventuali) cessioni di Theo Hernandez e Mike Maignan potrebbero essere accettabili ed accettate solo se compensata con un progetto tecnico solido, anche perché perderli entrambi, senza un vero piano, sarebbe la certificazione di un ridimensionamento ormai difficile da mascherare.







