
Milan, 30 giorni al raduno: Tare ha un mese per plasmare la squadra da consegnare ad Allegri
Fra un mese esatto comincierà la stagione 2025/2026 del nuovo Milan targato Massimiliano Allegri. Il prossimo 7 luglio la squadra si ritroverà a Milanello con l'obiettivo di ripartire e dimenticare il fallimento della passata stagione. A fronte di questo serve sin da subito un gruppo forte e completo, quanto meno nei suoi blocchi fondamentali. E qui entra in gioco il direttore sportivo Igli Tare, colui il quale è stato incaricato di guidare questo nuovo corso rossonero.
7 luglio, la prima scadenza reale
Il Milan non può permettersi una partenza a rilento, anche perché nello scorso campionato ha reso ben al di sotto rispetto ai pronosotici, finendo addirittura ottavo in classifica. La prossima stagione porterà con sé grandi aspettative, non solo considerando chi è arrivato in panchina, ma anche perché senza competizioni europee il Diavolo è praticamente obbligato a tornare competitivo per i primi 4 quattro posti. A fronte di questo Allegri vorrà ovviamente impostare sin da subito i suoi princìpi di gioco, non perdendo più tempo di quanto già non se ne sia perso. Il raduno del 7 luglio è dunque più di una semplice formalità per questo Milan: è la prima vera deadline del nuovo corso.
In quel giorno Allegri si aspetta di trovare una rosa già depurata da elementi fuori progetto e con le basi giuste su cui (ri)costruire, e Tare ha il compito di preparare il campo prima che inizi il gioco.
Una squadra da ricostruire: Allegri e il lavoro di Tare
Il vantaggio del Milan è che Allegri non è un tecnico da rivoluzioni, anzi, è uno di quelli in grado di lavorare molto spesso anche bene con i calciatori che ha già a disposizione, e alla Juventus lo ha ampiamente dimostrato. Per questo motivo il toscano potrebbe anche arrivare a chiedere pochi innesti mirati volendo prima valutare i calciatori che avrà a disposizione in queste prime settimane di lavoro a Milanello, ma allo stesso tempo avrà bisogno di certezze prima del ritiro, che potrebbero e dovrebbero rispondere ai nomi di Mike Maignan e Rafael Leao. Questi sono i due giocatori dai quali il neo allenatore del Milan ha intenzione di ripartire, peccato però che entrambi sono con un piede fuori da Milanello per via dei forti interessi di Chelsea e Bayern Monaco.
Ecco perché il lavoro di Tare dovrà essere rapido e chirurgico. Meno nomi, più funzionalità e certezze. Ogni giocatore che resterà dovrà avere una collocazione precisa, ma soprattutto dovrà credere nel progetto nel quale si sta andando a cimentare. Convincendosi di questo tutti cominceranno a remare nella stessa direzione, che è ha come meta finale una sola cosa: la vittoria.







