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tmw / milan / Primo Piano
30 giugno, giorno di addii: in sei salutano il Milan. Da domani si volta ufficialmente paginaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 18:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

30 giugno, giorno di addii: in sei salutano il Milan. Da domani si volta ufficialmente pagina

30 giugno, formalmente l'ultimo giorno della stagione sportiva 2024/25. Si chiudono i contratti, si preparano le valigie. E il Milan ha già salutato quasi tutti. Sono in sei a lasciare per fine contratto o fine prestito, sei storie diverse con sei impatti diversi nel Milan. 

SOTTIL, NON GIUDICABILE
I quattro prestiti che salutano sono un po' lo specchio di quella che è stata la stagione appena conclusa: un flop. Poco da salvare nella stagione di Abraham, Walker, Joao Felix e Sottil per colpe non sempre dei giocatori. Prendendo l'esempio di quest'ultimo, l'esperienza al Milan si chiude con un "non giudicabile": una sola presenza da titolare, a febbraio contro il Verona che è sembrata più per punire Leao (poi entrato al 46') che per dare fiducia allo stesso Sottil, che alla fine ha accumulato 8 presenze, tutte spezzoni. Si è fatto apprezzare per la duttilità, in particolar modo a Lecce dove per una serie di circostanze si è disimpegnato come terzino.

ABRAHAM CHIUDE IN DOPPIA CIFRA
Ha avuto i suoi momenti di gloria Tammy Abraham, che la punta di riserva doveva fare e nel complesso non ha nemmeno demeritato, partendo dal presupposto che sapevamo di trovarci davanti a un giocatore che non segnava raffiche di gol. Alla fine è arrivato in doppia cifra, ha segnato il gol decisivo in Supercoppa Italiane e - udite udite - ha persino vinto la classifica marcatori in Coppa Italia dove però Conceiçao nelle partite più importanti gli ha preferito Jovic.

WALKER E FELIX, LE GRANDI ILLUSIONI
Kyle Walker è stata la grande illusione, il leader difensivo che mancava e l'inizio aveva fatto presagire anche a un riscatto che a un certo punto sembrava anche certo. La sua stagione si è virtualmente chiusa con la frattura al braccio subita ad aprile. Da allora ha perso il posto da titolare e quando ha giocato per 4 spezzoni di gara è apparso evidente che la sua situazione era ormai cambiata. Di Joao Felix invece le somme sono state tirate prima: si è presentato col cucchiaio vincente alla Roma, ha chiuso segnando nelle ultime due partite di campionato. In mezzo tanta leziosità e poca capacità di incidere. Alla fine anche un estimatore come Sergio Conceiçao si è dovuto arrendere.

JOVIC, IL COLPO DI CODA FINALE NON È BASTATO
E poi ci sono i contratti in scadenza: quello di Luka Jovic fu rinnovato un anno fa con grande sorpresa, il serbo dopo la prima di campionato contro il Torino è stato bocciato senza appello da Fonseca e tirato fuori da Conceiçao in un finale di stagione nel quale si è tolto anche delle grandi soddisfazioni, su tutte la doppietta nel derby nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Chiude il suo biennio con 13 reti in 47 partite.

FLORENZI E LA SFORTUNA DEGLI INFORTUNI
Chiudiamo ma non per ordine di importanza con Alessandro Florenzi, tra i protagonisti dello scudetto 2022, in una stagione in cui ha segnato 2 reti. Importante in campo per la sua duttilità, per l'esperienza e come uomo spogliatoio. Quattro anni, di cui due persi per gravi infortuni. Nell'ultima partita della stagione appena terminata ha preso la parola, ha parlato di un Milan che deve ripartire con giocatori che abbiano voglia di restare. Sarebbe stato utile anche in questa fase di ricostruzione.