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ESCLUSIVA MN - Pasotto: "Il Milan ora è quello da tirare per la giacchetta. Per la punta spesa più ingente, Modric un buttadentro"
Oggi alle 16:00Primo Piano
di Antonello Gioia
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Pasotto: "Il Milan ora è quello da tirare per la giacchetta. Per la punta spesa più ingente, Modric un buttadentro"

Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha parlato in esclusiva per MilanNews.it sui temi caldi di casa Milan, a cominciare dall'ufficialità di Luka Modric fino ad arrivare alle ultime notizie di calciomercato.

La voglia di Modric di venire al Milan è stata confermata sin dai suoi primi minuti a Milano
"Non mi aspettavo qualcosa di diverso, nel senso che conoscendo la professionalità e la serietà del giocatore non mi aspettavo nulla di diverso, anche perché lui considera questa tappa come una tappa né di ripiego e neanche di passaggio. Nel senso che sarà di passaggio, il contratto è di un anno, ma lui vuole arrivare ad un obiettivo ben chiaro, vuole arrivare al Mondiale in condizioni non decenti, ma in condizioni ottimali. Possiamo dire che in questo momento ognuno, il Milan per sé stesso, Modric per sé stesso, avevano bisogno di incontrarsi e forse si sono incontrati nel momento giusto, perché parliamo di un Milan con una depressione profonda dal punto di vista dei risultati sportivi e del sentimento della piazza. Modric è un giocatore che risolleva parzialmente questa depressione, e quindi dà un primo aiuto. Il Milan è una squadra che deve tornare a essere protagonista immediatamente, solo in Italia purtroppo, e quindi c'è una missione aziendale per cui lui, secondo me, per come lo conosciamo, la vede come una strada molto interessante e stimolante per poter aiutare squadra, Milan e sé stesso in vista del Mondiale". 

Un pensiero su Modric
"Modric è un butta dentro, un po' come quelli dei ristorantini sui Navigli che dicono 'Vieni da me', 'Mangia da me'. Fa questo effetto qui, effetto traino, spugna. Lui dovrà essere strizzato dai compagni di squadra, lui si farà strizzare secondo me senza problemi, perché è un giocatore generoso e ha ovviamente lo spessore, la statura, anche morale, per fare da guida senza fare il fenomeno. Modric non è un giocatore che arriva, si mette sul piedistallo e vede tutti dall'alto verso il basso. È un giocatore che sicuramente aiuterà gli altri a crescere. Sono curiosissimo di capire cosa succederà alla fine della prossima stagione. Al di là dei risultati del Milan. Contratto di un anno, okay...ma se andasse tanto bene? Mai porre confini alla provvidenza. Potrebbe davvero essere una cosa che va oltre la classica annata che fa bene a lui e al Milan. Sono davvero molto curioso".

Dove lo metterà Allegri in mezzo al campo?
"La mia opinione personale è che essendo un giocatore dall'anagrafe importante, più gioca davanti alla difesa e meglio è, per la salvaguardia fisico, atletica. Lui l'anno scorso ha giocato abbastanza per l'età che ha. Ammessi tutti gli scongiuri del caso, è un giocatore che non si è mai fatto male, quindi è molto integro. Io lo vedo di più davanti alla difesa, in una mediana a tre, al centro. È certo che può farti anche la mezzala, Modric può fare qualsiasi cosa". 

Potrebbe giocare anche un po' più davanti, da trequartista, in un ipotetico 4-3-1-2?
"No. O meglio, si, potrebbe farlo, ma credo che sarebbe un po' troppo pretenzioso chiedergli di fare il trequartista per come deve essere interpretato nel calcio di oggi. Se ti serve un treqartita che fa la doppia fase, insomma, glielo puoi chiedere una partita o due, in emergenza lo fa, ma non come nel campetto del subuteo a bocce ferme. Quindi personalmente lo vedo di più davanti alla difesa.Credo che sarà un'alternanza con Ricci. Quando Modric sarà in panchina perché deve rifiatare, Ricci al centro. Quando c'è Modric, magari il croato davanti la difesa e Ricci mezzala. Banalmente la vedo anche così". 

Il problema ce lo poniamo dando in campo Jashari...
"Il Bruges si conferma avversario ostico. Continuano ad arrivarci risconti che ci dicono che il Bruges sia sereno, tra virgolette, ma è un problema grosso che la volontà del giocatore sia quella di andarsene. Loro sono convinti che in qualche modo sistemeranno le cose con Jashari... Dal Bruges ritengono che sia un problema del Milan e non loro, un po' superficialmente secondo me. Conoscendo come si muove il Milan in questi casi, la distanza tra richiesta e offerta non è minima".

Altri obiettivi?
"I due nomi erano Jashari e Javi Guerra, ma lo spagnolo è ampiamente in secondo piano. Il Milan punta molto sullo spagnolo. Se salta Jashari, si rischia di rimanere con un altro cerino in mano dopo i terzini...".

Capitolo terzini: il punto.
"A sinistra si riparte da zero. A destra lo Strasburgo chiede quasi 30 per Guela Doué, quindi la forbice col Milan è molto grande. Il Milan ora è quello da tirare per la giacchetta: le altre squadre sanno che il Milan ha necessità e che ha incassato. Se Doue dovesse rimanere irragiungibile, probabile si vada su Pubill. La mia perplessità rimane sul valore generale di questi giocatori: Doué, Pubill, Brown, sono tutti giocatori normali, non vicini neanche al primo Theo".

Si sta risparmiando per l'attaccante?
"Ci fanno capire che sull'attaccante la spesa sarà più ingente. E io aggiungo: ci mancherebbe, considerando gli introiti dalle cessioni al netto dei mancati ricavi dalla Champions. Un buon acquisto per la punta lo faranno, ce lo aspettiamo".