
Allegri e la formula Henry per Leao. Su Jashari una telenovela infinita. Vlahovic: tormentone sulla punta
Quando Massimiliano Allegri ha parlato di Rafa Leao e della sua prestazione contro il Liverpool ne ha elogiato i movimenti e l’attitudine da prima punta. Una situazione tecnico-tattica che messa dentro un determinato contesto può scatenare, probabilmente, tutto quel residuo di potenziale che ancora Leao non ha tirato fuori con continuità. Giocare così a campo aperto per sfruttare le sue doti di corsa, ma anche di finalizzazione in ritmo, può essere una chiave tattica vincente e determinante per far andare il portoghese al livello superiore. Magari dentro questo 4-2-3-1 dinamico che si è visto contro il Liverpool e che preveda un attaccante che apra spazi e che riempia l’area. Stefano Pioli ci provò, qualche anno fa, a stagione in corso a mettere Leao prima punta ma il tipo di gioco proposto non era quello idoneo. Scavando nell’archivio di MilaNews.it, ho ritrovato alcune dichiarazioni di Riccardo Trevisani del febbraio 2024 dove il giornalista aveva indicato in un’evoluzione “alla Henry” la strada per il processo evolutivo di Leao stesso. Qualcosa lo si è visto, vedremo cosa avrà in mente Allegri anche a mercato finito.
Ieri Igli Tare ha fatto sapere a tutti che il Milan, per Ardon Jashari, ha alzato ulteriormente la sua offerta e che adesso siamo all’aut-aut definitivo. 33.5 milioni più bonus facili per arrivare a 35 quasi subito più altri bonus che farebbero arrivare la proposta milanista a 38 milioni. Una telenovela infinta, fatta di micro rilanci da parte di via Aldo Rossi, di un Bruges fermo sempre sulla sua richiesta primaria di 35 di parte fissa più bonus per arrivare a 40 e il tentativo, con questo showdown finale, di mettere la parola fine ad un inseguimento senza precedenti e che ha dimostrato come il metodo dei piccoli passi, delle mollichine, in certi casi sia più deleterio che vincente anche perché alla fine il Milan si è portato a 1.5 milioni dalla richiesta iniziale. Un’inerzia che se dovesse far saltare l’operazione, sarebbe davvero difficile da mandare giù.
Dusan Vlahovic, come scritto settimana scorsa, rimane il nome primario per l’attacco del Milan. A certe condizioni, ma i contatti tra la dirigenza e l’entourage del serbo sono proseguiti. Serve che il nove bianconero scenda a patti col Milan per l’ingaggio, anche perché i 12 milioni che la Juve gli deve garantire in quest’ultimo anno di contratto non sono lo specchio del suo valore attuale.







