Saelemaekers-Bartesaghi: il Milan è rinato anche dalle corsie esterne
Il Milan è rinato. Se c'è un'affermazione che si può fare dopo 13 giornate di campionato, ben consapevoli che la stagione è lunga e potrà dire ancora moltissimo, è che il club rossonero ha ritrovato una sua identità chiara che viene confermata dai risultati ottenuti sul campo: il Diavolo è in testa alla classifica di Serie A e i motivi che l'hanno portato fin qui sono molti, in gran parte riconducibili al nome di Massimiliano Allegri. Tra le varie cause di rinascita c'è anche la valorizzazione delle corsie esterne, passata attraverso due giocatori "allegriani": Alexis Saelemaekers e Davide Bartesaghi.
Alexis
Oggi Tuttosport non parla di "rinascita" ma proprio di "rinascimento rossonero". Massimiliano Allegri ha riportato a Milanello Alexis Saelemaekers e gli ha dato una linfa nuova nel contesto rossonero, ha messo fin da subito le cose in chiaro chiedendo che non venisse ceduto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il belga sembra il giocatore a tutta fascia costruito a misura per Max: attento come quinto in fase difensiva, molto propositivo davanti quando si ribalta il fronte. Non è un caso che abbia già messo a referto 2 gol e 1 assist. Ma è soprattutto la tanta corsa, l'intensità e la sua duttilità a farne un giocatore favorito da Allegri e utile per il Milan. Dopo la crescita tecnica, il prossimo passo sarà il rinnovo di contratto: primi abboccamenti con l'entourage per rinnovare un accordo in essere fino al 2027.
Davide
Il suo omologo di sinistra, un po' a sorpresa, si chiama Davide Bartesaghi e non Pervis Estupinan. Il laterale ecuadoriano arrivato dal Brighton in estate, complice anche uno stop fisico, è stato ormai superato nelle gerarchie dal giovane talento italiano classe 2005, almeno in questa fase della stagione. Anche qui, Allegri ha sempre dato fiducia come prima alternativa sulla sinistra al ragazzo cresciuto nel Milan: sta venendo ripagata. Prestazioni solide difensivamente e sempre più crescenti: Bartesaghi arriva dalla trafila nel settore giovanile e dall'esperienza in Serie C con Milan Futuro. Ha fatto parte della Primavera che è arrivata due volte in finale di Youth League. È un giocatore che sta dimostrando ampi margini di crescita e personalità: con gente come Modric e Pulisic, è lui che batte i calci piazzati e lo fa anche bene.






