Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / milan / Serie A
Massara alla prova del nove: torna in Serie A con un ruolo diverso. Al Rennes...TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:24Serie A
di Raimondo De Magistris

Massara alla prova del nove: torna in Serie A con un ruolo diverso. Al Rennes...

Due anni dopo il divorzio dal Milan e dodici mesi più tardi rispetto al suo sì al Rennes, Frederic Massara è pronto a rientrare in Italia. Il dirigente nato a Torino che per anni è stato la spalla di Walter Sabatini e per quattro stagioni il braccio destro di Paolo Maldini è prossimo a diventare il nuovo direttore sportivo della Roma. Una piazza che conoscere benissimo in un ruolo, questa volta, da attore protagonista e non da comprimario. Con Federico Balzaretti che dovrebbe continuare a operare al suo fianco.
Massara è stato grande protagonista dell'ultimo Scudetto rossonero, il braccio operativo di una istituzione come Maldini cacciata via contro la volontà dei più due anni fa. Ha imparato il mestiere da un mostro sacro come Sabatini e da lui ha soprattutto appreso il sapore dell'acquisto sconosciuto ai più. Del giovane da valorizzare e consacrare e poi casomai anche da vendere a cifre molto alte.

Massara però rientra in Italia anche dopo una stagione in Francia con più ombre che luci. Da lui doveva ripartire un Rennes di proprietà del Groupe Artémis, un club che fa capo al ricchissimo imprenditore François-Henri Pinault. E invece pochi mesi dopo il suo insediamento era già arrivato il tempo dei saluti.
Massara è stato colui che ha ceduto Désiré Doué al PSG per 50 milioni di euro (oggi ne vale molti, molti di più). Ma anche Enzo Le Fee alla Roma per 23 milioni, Terrier e Belocian al Bayer Leverkusen per 35 e Bouridgeaud all'Al-Duhail per 10. Più di cessioni non sempre riuscite col buco gli sono stati però imputati soprattutto acquisti sbagliati perché giocatori come Gronbaek, Faye, Kamara, Andés Gomez, Jota Silva, Ostigard, James, Hateboer e Meister sono stati in buona parte ingaggiati in estate per poi esser ceduti a gennaio. Quando la squadra, sotto le indicazioni di un nuovo allenatore, è stata totalmente ricostruita.


Anche la gestione dei tecnici non è stata ideale. Esonerato Julien Stéphan a inizio novembre, Massara ha puntato su Jorge Sampaoli andato via a fine gennaio proprio perché in aperta polemica col direttore sportivo: "Ha deciso di fare un paio di affari che non avevano nulla a che fare con ciò di cui avevamo bisogno, quindi abbiamo preferito tagliare i ponti".
Al centro delle critiche di Sampaoli c'erano Brice Samba e Lilian Brassier, calciatori rispettivamente costati 14 e 12 milioni di euro in una campagna acquisti invernale da oltre 60 milioni di euro. A febbraio è così arrivato Habib Beye che ha condotto il Rennes fino a un tranquillo dodicesimo posto, ma già ben prima della fine della stagione Massara era stato esautorato dalle sue funzioni.

Ora per il dirigente classe '68 è pronta una nuova avventura in Italia, senza dubbio la più importante da quando ha intrapreso questa carriera. In una Roma che con Ranieri e Gasperini ha abbandonato la strada degli algoritmi e delle società di consulenza per individuare le figure da inserire al centro del nuovo progetto giallorosso Massara ci sta benissimo. Perché ha esperienza e sapere. Perché conosce l'ambiente benissimo e poi - anche se solo da traghettatore - il ruolo di Direttore Sportivo alla Roma l'ha già ricoperto.