Gli anni passano per tutti. Anche per Mario Balotelli (o Francesco Totti)

"La società mi ha risposto che Vieira temeva che non accettassi di giocare poco. Che grandissima cazzata, dite la verità piuttosto, che gli sto sui coglioni". Le parole di Mario Balotelli nel suo lunghissimo sfogo di ieri sembra non accettare quello che oramai è il suo status di calciatore. Ex stella, anche di indiscusso valore - e di discutibile atteggiamento - e altrettanta capacità di guadagnare molto, è oramai giunto al termine della sua carriera a determinati livelli. In realtà è già finita da un po', ma è difficile pensare che qualcun altro gli possa dare credito per un certo tipo di avventura.

I numeri di Balotelli parlano per lui. Lasciando perdere quest'anno e concedendo che Vieira non fosse il suo migliore amico, l'anno scorso ha giocato nell'Adana, in Turchia, 16 partite segnando 7 reti. L'anno prima, con il Sion, è retrocesso: ha messo a referto altri sei gol, di cui cinque prima della metà di novembre, poi venendo bersagliato da problemi fisici. L'anno precedente, ancora all'Adana, un po' meglio: 18 reti in 31 partite, ma è l'ultima volta che è riuscito a giocare quel numero di gare.

Con il Monza 5 gol in 12 apparizioni, senza riuscire a spingere la squadra alla promozione. Meglio non parlare di Brescia, cinque anni fa. Il tempo passa per tutti e nell'ultimo lustro Balotelli ha fatto bene solo in un anno, comunque in un campionato (molto) minore. Certo, l'età è solo un numero, anche se quando si parla di calcio anche altri, come Totti, si lasciano andare a proclami. "Due mesi e sarei in forma per almeno 30 minuti di gioco". Improbabile, come è improbabile che Balotelli riuscirà a trovare un altro ingaggio di un certo tipo. Ma era pacifico pensarlo anche qualche mese fa, prima del Genoa.