
Una storica A e 7 anni di successi, a Monza finisce l'era Berlusconi. Ora spazio agli statunitensi
"Fininvest S.p.A. e Beckett Layne Ventures (BLV) comunicano di aver sottoscritto, in data odierna, un accordo per la cessione del 100% del capitale sociale dell’AC Monza a favore di BLV. L’operazione prevede un primo trasferimento dell’80% delle quote entro l’estate, mentre il restante 20% sarà ceduto entro giugno 2026”.
Con questo comunicato la Fininvest, che manterrà una rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del club - in linea con la propria quota di partecipazione residua - fino alla prossima estate, ha annunciato la chiusura di un’era come quella della famiglia Berlusconi alla guida del Monza durata duemilaquattrocentosessantotto giorni (2468): ovvero dal settembre del 2018 a oggi.
Sette anni fa infatti Silvio Berlusconi, con il fido braccio destro Adriano Galliani, subentrava a Nicola Colombo alla guida del club biancorosso gettando le basi per quella che è stata la parentesi più gloriosa nella storia del Monza culminata con una storica promozione in Serie A, attraverso i play off, nel 2021/22 e la permanenza del club in massima serie fino alla scorsa stagione conclusa con la retrocessione.
La morte del patron due anni fa aveva fatto vacillare gli eredi, che – con l’esclusione della terzogenita Barbara Berlusconi per un breve periodo al Milan – non si sono mai interessati troppo alle vicende delle società (Milan prima e Monza poi) di proprietà del gruppo Fininvest a cui invece era così affezionato il padre. La retrocessione in Serie B è stato poi il colpo decisivo per il disimpegno e l’uscita dal mondo del calcio anche se le trattative per la cessione andavano avanti già da tempo.
Ora per il Monza inizierà un nuovo ciclo, con l’ex Roma Mauro Baldissoni che avrà un ruolo operativo di primo piano, in cui si cercherà di rilanciare le ambizioni del club e provare a conquistare una promozione riuscita solo sotto la gestione di Berlusconi. A fare da ponte fra la vecchia e la nuova gestione ci sarà, probabilmente, ancora Galliani che però potrebbe assumere un ruolo più onorario che operativo.
Con questo comunicato la Fininvest, che manterrà una rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del club - in linea con la propria quota di partecipazione residua - fino alla prossima estate, ha annunciato la chiusura di un’era come quella della famiglia Berlusconi alla guida del Monza durata duemilaquattrocentosessantotto giorni (2468): ovvero dal settembre del 2018 a oggi.
Sette anni fa infatti Silvio Berlusconi, con il fido braccio destro Adriano Galliani, subentrava a Nicola Colombo alla guida del club biancorosso gettando le basi per quella che è stata la parentesi più gloriosa nella storia del Monza culminata con una storica promozione in Serie A, attraverso i play off, nel 2021/22 e la permanenza del club in massima serie fino alla scorsa stagione conclusa con la retrocessione.
La morte del patron due anni fa aveva fatto vacillare gli eredi, che – con l’esclusione della terzogenita Barbara Berlusconi per un breve periodo al Milan – non si sono mai interessati troppo alle vicende delle società (Milan prima e Monza poi) di proprietà del gruppo Fininvest a cui invece era così affezionato il padre. La retrocessione in Serie B è stato poi il colpo decisivo per il disimpegno e l’uscita dal mondo del calcio anche se le trattative per la cessione andavano avanti già da tempo.
Ora per il Monza inizierà un nuovo ciclo, con l’ex Roma Mauro Baldissoni che avrà un ruolo operativo di primo piano, in cui si cercherà di rilanciare le ambizioni del club e provare a conquistare una promozione riuscita solo sotto la gestione di Berlusconi. A fare da ponte fra la vecchia e la nuova gestione ci sarà, probabilmente, ancora Galliani che però potrebbe assumere un ruolo più onorario che operativo.
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