
Sarà il "Milan delle olandesi"? Keijzer e de Sanders i primi due innesti per Bakker
Già dopo il suo arrivo al Milan nella passata stagione si era pensato che diverse calciatrici olandesi dell’Ajax potessero arrivare in rossonero a seguito dell’allenatrice Suzanne Bakker, ma alla fine non ne arrivò nessuna con la sola Chante Dompig, già in rosa, a rappresentare i Paesi Bassi.
Quest’anno però la musica sembra essere cambiata visto che i primi due acquisti rossoneri arrivano proprio dal club di Amsterdam e sono state allenate in passato proprio da Bakker. Si tratta delle centrali difensive Milicia Keijzer, classe 2003, e Kay-Lee de Sanders, classe ‘98, che andranno a rinforzare un pacchetto arretrato dove nell’ultimo anno al fianco dell’azzurra Piga, vero e proprio punto fermo, si sono alternate Malgorzata Mesjasz e la giovane Nadine Sorelli.
Per competere ad alti livelli e puntare a un posto nelle prossime coppe europee, anche alla luce del ritorno della Serie A al girone unico con 12 squadre al via – dopo la parentesi a 10 con le Poule -, erano dunque necessari degli innesti per allungare le rotazioni senza perdere in termini di qualità e far fronte a eventuali infortuni che possono sempre essere dietro l’angolo. Il Milan ha così deciso di portare in rossonero due elementi che già conoscono le idee di gioco e i metodi dell’allenatrice in modo da velocizzare il loro percorso d’ambientamento al nuovo campionato e al nuovo paese.
Una mossa intelligente da parte della dirigenza meneghina che in questi mesi ha lavorato anche per prolungare i contratti di veterane come Cernonia e Piga, che con la loro esperienza sono essenziali nel prendere per mano una rosa molto giovane, e blindare i tanti talenti – dalla già citata Sorelli fino a Renzotti, Cesarini e Arrigoni – per porre le basi per un futuro radioso e continuare nel percorso di crescita di una squadra che deve essere ambiziosa e puntare a vincere e iniziare a riempire una bacheca ancora senza trofei. L’arrivo delle due olandesi potrebbe essere il primo passo per un ulteriore salto di qualità e chissà che un domani non si parli del “Milan delle olandesi” affiancato al più celebre, e vincente, “Milan degli olandesi” (Rijkaard, Gullit, Van Basten) a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90.
Quest’anno però la musica sembra essere cambiata visto che i primi due acquisti rossoneri arrivano proprio dal club di Amsterdam e sono state allenate in passato proprio da Bakker. Si tratta delle centrali difensive Milicia Keijzer, classe 2003, e Kay-Lee de Sanders, classe ‘98, che andranno a rinforzare un pacchetto arretrato dove nell’ultimo anno al fianco dell’azzurra Piga, vero e proprio punto fermo, si sono alternate Malgorzata Mesjasz e la giovane Nadine Sorelli.
Per competere ad alti livelli e puntare a un posto nelle prossime coppe europee, anche alla luce del ritorno della Serie A al girone unico con 12 squadre al via – dopo la parentesi a 10 con le Poule -, erano dunque necessari degli innesti per allungare le rotazioni senza perdere in termini di qualità e far fronte a eventuali infortuni che possono sempre essere dietro l’angolo. Il Milan ha così deciso di portare in rossonero due elementi che già conoscono le idee di gioco e i metodi dell’allenatrice in modo da velocizzare il loro percorso d’ambientamento al nuovo campionato e al nuovo paese.
Una mossa intelligente da parte della dirigenza meneghina che in questi mesi ha lavorato anche per prolungare i contratti di veterane come Cernonia e Piga, che con la loro esperienza sono essenziali nel prendere per mano una rosa molto giovane, e blindare i tanti talenti – dalla già citata Sorelli fino a Renzotti, Cesarini e Arrigoni – per porre le basi per un futuro radioso e continuare nel percorso di crescita di una squadra che deve essere ambiziosa e puntare a vincere e iniziare a riempire una bacheca ancora senza trofei. L’arrivo delle due olandesi potrebbe essere il primo passo per un ulteriore salto di qualità e chissà che un domani non si parli del “Milan delle olandesi” affiancato al più celebre, e vincente, “Milan degli olandesi” (Rijkaard, Gullit, Van Basten) a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90.
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