
Europeo femminile al via. Il Girone A: Lehmann&Co. sfidano le scandinave
Questo pomeriggio in Svizzera prenderà il via l'Europeo Femminile. Sedici squadre al via, divise in quattro gruppi da quattro, per andare alla caccia del titolo vinto dall'Inghilterra tre anni fa. Tre le debuttanti assolute nella fase finale di un torneo continentale - Portogallo, Polonia e Galles - che ci accompagnerà per tutto il mese di luglio con la finale fissata per il 27 di questo mese.
Conosciamo meglio le squadre al via girone per girone:
Gruppo A
Svizzera - Reduce da una Nations League molto negativa, solo due punti in sei gare, culminata con la retrocessione diretta in Serie B per le padrone di casa elvetiche l'Europeo di casa può essere l'occasione giusta per riscattarsi anche se l'avvicinamento alla competizione non è stato fortunato. Le rossocrociate infatti dovranno fare a meno di Lara Marti e soprattutto della stella Ramona Bachmann (153 presenze e 60 reti) a causa di gravi infortuni. La formazione è in pieno cambio generazionale con la nuova generazione che pecca in esperienza, seppur abbia potenziale.
Come gioca - La ct svedese Pia Sundhage, accolta con grande entusiasmo visto il suo curriculum, punta sul 3-5-2 indipendentemente dalle avversarie anche se questo costringe alcune calciatrici a giocare in ruoli diversi rispetto a quelli ricoperti nel club. La difesa è il punto debole della formazione con l'incertezza sulla portiera titolare – Herzog o Peng? - che non aiuta a dare certezze. Fondamentali saranno le prestazioni delle veterane Walti Reuteler e Crnogorcevic seppur siano nella fase calante della loro carriera.
Formazione tipo - (5-3-2): Herzog; Beney, Calligaris, Buhler, Maritz, Riesen; Vallotto, Walti, Reuteler; Schertenleib, Folmli. Ct Pia Sundhage
La Stella - Nonostante nella seconda parte di stagione abbia perso il posto da titolare nell'Arsenal che ha poi trionfato in Champions League, la capitana elvetica Lia Walti resta un punto di riferimento della formazione per le sue doti tecniche, per l'esperienza e per l'essere una leader dentro e fuori dal campo, specialmente senza Bachmann e con una Crnogorcevic che non recita più un ruolo centrale. I dubbi maggiori sul suo conto sono su una condizione fisica non al top.
La Rivelazione - La classe 2007 Sydney Schertenleib è il nome su cui convergono tutte le speranze future delle elvetiche. Un anno fa ha lasciato il Grasshopper per accasarsi in uno dei club più importanti d'Europa come il Barcellona dove si sta ritagliando spazio nonostante la giovane età e la forte concorrenza. Tecnica e velocità sono i punti di forza di un diamante pronto a brillare.
Norvegia - In Nations League ha chiuso seconda, dietro solo una Francia inarrestabile, in un girone che ha due avversarie -Svizzera e Islanda - in comune con quello dell'Europeo e ora vuole riscattare i due tornei precedenti chiusi in maniera deludente e un ambiente spaccato dalle critiche. L'arrivo della nuova ct ha riportato un'atmosfera più armoniosa in gruppo e il cambio di modulo ha permesso di ritrovare certezze anche se la fase offensiva, nonostante ottime interpreti, abbia faticato come dimostrano gli appena quattro gol segnati in sei gare di Nations League.
Come gioca - Il modulo varia dal 4-2-3-1 al 4-3-3, anche in corso d'opera con Leonhardsen Maanum o Reiten che possono scalare in mezzo al campo al fianco di Boe Risa e soprattutto Engen (che può giocare anche come centrale difensiva). Davanti il riferimento è ovviamente Hegerberg, tornata recentemente in nazionale dopo un lungo periodo d'assenza. In difesa invece si farà sentire l'assenza di una calciatrice come Bergsvand infortunatasi alla viglia del torneo.
Formazione tipo - (4-2-3-1): Fiskerstrand; Bjelde, Harviken, T. Hansen, Lund; Boe Risa, Engen; Leonhardsen Maanum, Graham Hansen, Reiten; Hegerberg. ct Gemma Graiger
La Stella - Nonostante la presenza di Hegerberg (prima vincitrice del Pallone d'Oro) è la fantasista Caroline Graham Hansen la calciatrice più rappresentativa della nazionale nordica grazie allo status ottenuto con la maglia del Barcellona, dove solitamente gioca più spostata a destra. Dotata di grandi qualità tecniche e una buona confidenza con il gol (51 in 116 presenze con la Norvegia) può trascinare la sua squadra verso i fasti di un tempo dopo due edizioni negative.
La Rivelazione - Dopo l'esplosione in Toppserien con la maglia del Brann per la classe 2005 Signe Gaupset l'Europeo potrebbe essere il trampolino di lancio di una centrocampista che appare più matura della sua età anagrafica e che in campo mostra un gioco maturo sia in fase difensiva sia offensiva. Il suo nome è già sul taccuino di diversi club stranieri da almeno sei mesi e dopo il torneo il suo potrebbe essere uno dei nomi caldi del marcato nonostante un rinnovo fino al 2027 siglato recentemente.
Islanda - Se l'ultima Nations League non è stata brillanta, con zero successi e quattro pari in sei gare, il cammino per la qualificazione al torneo continentale è stato di ben altro livello con la formazione isolana che ha saputo mettere in difficoltà anche la Germania (vincendo 3-0 in casa). Le diverse assenze di peso – Magnusdottir, Nielsdottir e Asgeirsdottir – con altre giocatrici che non sembrano nel pieno della forme, unite a una certa difficoltà di sbloccare le gare chiuse fanno salire però la preoccupazione per il cammino all'Europeo.
Come gioca - Nonostante un modulo offensivo sulla carta è la fase difensiva il punto di forza dell'Islanda con Viggosdottir come leader naturale e pedina chiave. Il gioco offensivo è invece fatto di grande velocità e ripartenze in contropiede appoggiandosi su quella Jonsdottir che, pur sapendo svariare su tutto il fronte, che resta il riferimento offensivo. Dotata di grande fisicità la squadra islandese è inoltre molto pericolosa sulle palle inattive.
Formazione tipo -(4-3-3): Runarsdottir; Arnadottir, Viggosdottir, Sigurdardottir, Arnardottir; Vilhjalmsdottir, Brynjarsdottir, Johannsdottir; Eiriksdottir, Jonsdottir, Jessen. Ct Thorsteinn Halldorsson
La Stella - Centrale difensiva di grande esperienza, con ben 12 anni di militanza con la maglia della nazionale, Glodis Viggosdottir è ancora la leader della formazione nonché una delle giocatrici più importanti di sempre del calcio islandese. Lo dimostra il 22° posto all'ultimo Pallone d'oro che mai, né al maschile né al femminile, aveva visto una giocatrice o un giocatore islandese entrare in classifica.
La Rivelazione - Una giocatrice che conosciamo bene è senza dubbio la portiera Cecilia Rinarsdottir che si è rilanciata in Italia con l'Inter dopo un brutto infortunio. È stata eletta come la migliore dell'ultima Serie A Femminile grazie alle sue qualità fra i pali, l'agilità e la capacità di guidare il reparto nonostante la giovane età. Anche all'Europeo cercherà di confermare queste doti.
Finlandia - Dopo un buon cammino nelle qualificazioni, culminato col successo sulla Scozia agli spareggi, la nazionale ha vissuto un momento di flessione anche a causa di diversi infortuni di peso – Kuikka, Pikkujamsa e Rantala – con la mancata promozione in Lega A di Nations League e questo ha fatto abbassare le aspettative in vista del torneo continentale dove punta però a passare la fase a gironi.
Come gioca - Sotto la guida di Marko Saloranta la squadra ha dimostrato di saper attaccare in maniera diversa sviluppando un gioco a tratti imprevedibile grazie alla gestione del pallone da parte di un centrocampo schierato a rombo e alla spinta sulle due corsie delle terzine. Davanti la coppia Rantala-Sallstrom unisce qualità, freschezza ed esperienza.
Formazione tipo - (4-3-1-2): Korpela; Koivisto, Kuikka, Nystrom, Tynnila; Siren, Summanen, Lehtola; Oling; Sallstrom, Rantala. Ct Marko Saloranta
La Stella - Se pensi alla Finlandia il primo nome che viene in mente è quella dell'eterna Linda Sallstrom, attaccante classe '88, che dal lontano 2007 veste la maglia biancoblù (151 presenze e 64 gol). Esperienza e qualità le possono permettere di giocare sia da unico riferimento offensivo sia al fianco di quella Rantala che si appresta a diventarne l'erede. Per lei potrebbe essere l'ultima competizione internazionale e dunque ci terrà a ben figurare.
La Rivelazione - Non sarà titolare, ma è pronta a stupire da subentrante la giovane attaccante Lilli Halttunen, classe 2005, che è andata a segno nella gara d'esordio con la nazionale maggiore e di cui si parla un gran bene sia per la freddezza sotto porta sia per la capacità di difendere il pallone e usare il fisico per vincere i duelli individuali. L'Europeo potrebbe essere il suo trampolino verso una big.
Conosciamo meglio le squadre al via girone per girone:
Gruppo A
Svizzera - Reduce da una Nations League molto negativa, solo due punti in sei gare, culminata con la retrocessione diretta in Serie B per le padrone di casa elvetiche l'Europeo di casa può essere l'occasione giusta per riscattarsi anche se l'avvicinamento alla competizione non è stato fortunato. Le rossocrociate infatti dovranno fare a meno di Lara Marti e soprattutto della stella Ramona Bachmann (153 presenze e 60 reti) a causa di gravi infortuni. La formazione è in pieno cambio generazionale con la nuova generazione che pecca in esperienza, seppur abbia potenziale.
Come gioca - La ct svedese Pia Sundhage, accolta con grande entusiasmo visto il suo curriculum, punta sul 3-5-2 indipendentemente dalle avversarie anche se questo costringe alcune calciatrici a giocare in ruoli diversi rispetto a quelli ricoperti nel club. La difesa è il punto debole della formazione con l'incertezza sulla portiera titolare – Herzog o Peng? - che non aiuta a dare certezze. Fondamentali saranno le prestazioni delle veterane Walti Reuteler e Crnogorcevic seppur siano nella fase calante della loro carriera.
Formazione tipo - (5-3-2): Herzog; Beney, Calligaris, Buhler, Maritz, Riesen; Vallotto, Walti, Reuteler; Schertenleib, Folmli. Ct Pia Sundhage
La Stella - Nonostante nella seconda parte di stagione abbia perso il posto da titolare nell'Arsenal che ha poi trionfato in Champions League, la capitana elvetica Lia Walti resta un punto di riferimento della formazione per le sue doti tecniche, per l'esperienza e per l'essere una leader dentro e fuori dal campo, specialmente senza Bachmann e con una Crnogorcevic che non recita più un ruolo centrale. I dubbi maggiori sul suo conto sono su una condizione fisica non al top.
La Rivelazione - La classe 2007 Sydney Schertenleib è il nome su cui convergono tutte le speranze future delle elvetiche. Un anno fa ha lasciato il Grasshopper per accasarsi in uno dei club più importanti d'Europa come il Barcellona dove si sta ritagliando spazio nonostante la giovane età e la forte concorrenza. Tecnica e velocità sono i punti di forza di un diamante pronto a brillare.
Norvegia - In Nations League ha chiuso seconda, dietro solo una Francia inarrestabile, in un girone che ha due avversarie -Svizzera e Islanda - in comune con quello dell'Europeo e ora vuole riscattare i due tornei precedenti chiusi in maniera deludente e un ambiente spaccato dalle critiche. L'arrivo della nuova ct ha riportato un'atmosfera più armoniosa in gruppo e il cambio di modulo ha permesso di ritrovare certezze anche se la fase offensiva, nonostante ottime interpreti, abbia faticato come dimostrano gli appena quattro gol segnati in sei gare di Nations League.
Come gioca - Il modulo varia dal 4-2-3-1 al 4-3-3, anche in corso d'opera con Leonhardsen Maanum o Reiten che possono scalare in mezzo al campo al fianco di Boe Risa e soprattutto Engen (che può giocare anche come centrale difensiva). Davanti il riferimento è ovviamente Hegerberg, tornata recentemente in nazionale dopo un lungo periodo d'assenza. In difesa invece si farà sentire l'assenza di una calciatrice come Bergsvand infortunatasi alla viglia del torneo.
Formazione tipo - (4-2-3-1): Fiskerstrand; Bjelde, Harviken, T. Hansen, Lund; Boe Risa, Engen; Leonhardsen Maanum, Graham Hansen, Reiten; Hegerberg. ct Gemma Graiger
La Stella - Nonostante la presenza di Hegerberg (prima vincitrice del Pallone d'Oro) è la fantasista Caroline Graham Hansen la calciatrice più rappresentativa della nazionale nordica grazie allo status ottenuto con la maglia del Barcellona, dove solitamente gioca più spostata a destra. Dotata di grandi qualità tecniche e una buona confidenza con il gol (51 in 116 presenze con la Norvegia) può trascinare la sua squadra verso i fasti di un tempo dopo due edizioni negative.
La Rivelazione - Dopo l'esplosione in Toppserien con la maglia del Brann per la classe 2005 Signe Gaupset l'Europeo potrebbe essere il trampolino di lancio di una centrocampista che appare più matura della sua età anagrafica e che in campo mostra un gioco maturo sia in fase difensiva sia offensiva. Il suo nome è già sul taccuino di diversi club stranieri da almeno sei mesi e dopo il torneo il suo potrebbe essere uno dei nomi caldi del marcato nonostante un rinnovo fino al 2027 siglato recentemente.
Islanda - Se l'ultima Nations League non è stata brillanta, con zero successi e quattro pari in sei gare, il cammino per la qualificazione al torneo continentale è stato di ben altro livello con la formazione isolana che ha saputo mettere in difficoltà anche la Germania (vincendo 3-0 in casa). Le diverse assenze di peso – Magnusdottir, Nielsdottir e Asgeirsdottir – con altre giocatrici che non sembrano nel pieno della forme, unite a una certa difficoltà di sbloccare le gare chiuse fanno salire però la preoccupazione per il cammino all'Europeo.
Come gioca - Nonostante un modulo offensivo sulla carta è la fase difensiva il punto di forza dell'Islanda con Viggosdottir come leader naturale e pedina chiave. Il gioco offensivo è invece fatto di grande velocità e ripartenze in contropiede appoggiandosi su quella Jonsdottir che, pur sapendo svariare su tutto il fronte, che resta il riferimento offensivo. Dotata di grande fisicità la squadra islandese è inoltre molto pericolosa sulle palle inattive.
Formazione tipo -(4-3-3): Runarsdottir; Arnadottir, Viggosdottir, Sigurdardottir, Arnardottir; Vilhjalmsdottir, Brynjarsdottir, Johannsdottir; Eiriksdottir, Jonsdottir, Jessen. Ct Thorsteinn Halldorsson
La Stella - Centrale difensiva di grande esperienza, con ben 12 anni di militanza con la maglia della nazionale, Glodis Viggosdottir è ancora la leader della formazione nonché una delle giocatrici più importanti di sempre del calcio islandese. Lo dimostra il 22° posto all'ultimo Pallone d'oro che mai, né al maschile né al femminile, aveva visto una giocatrice o un giocatore islandese entrare in classifica.
La Rivelazione - Una giocatrice che conosciamo bene è senza dubbio la portiera Cecilia Rinarsdottir che si è rilanciata in Italia con l'Inter dopo un brutto infortunio. È stata eletta come la migliore dell'ultima Serie A Femminile grazie alle sue qualità fra i pali, l'agilità e la capacità di guidare il reparto nonostante la giovane età. Anche all'Europeo cercherà di confermare queste doti.
Finlandia - Dopo un buon cammino nelle qualificazioni, culminato col successo sulla Scozia agli spareggi, la nazionale ha vissuto un momento di flessione anche a causa di diversi infortuni di peso – Kuikka, Pikkujamsa e Rantala – con la mancata promozione in Lega A di Nations League e questo ha fatto abbassare le aspettative in vista del torneo continentale dove punta però a passare la fase a gironi.
Come gioca - Sotto la guida di Marko Saloranta la squadra ha dimostrato di saper attaccare in maniera diversa sviluppando un gioco a tratti imprevedibile grazie alla gestione del pallone da parte di un centrocampo schierato a rombo e alla spinta sulle due corsie delle terzine. Davanti la coppia Rantala-Sallstrom unisce qualità, freschezza ed esperienza.
Formazione tipo - (4-3-1-2): Korpela; Koivisto, Kuikka, Nystrom, Tynnila; Siren, Summanen, Lehtola; Oling; Sallstrom, Rantala. Ct Marko Saloranta
La Stella - Se pensi alla Finlandia il primo nome che viene in mente è quella dell'eterna Linda Sallstrom, attaccante classe '88, che dal lontano 2007 veste la maglia biancoblù (151 presenze e 64 gol). Esperienza e qualità le possono permettere di giocare sia da unico riferimento offensivo sia al fianco di quella Rantala che si appresta a diventarne l'erede. Per lei potrebbe essere l'ultima competizione internazionale e dunque ci terrà a ben figurare.
La Rivelazione - Non sarà titolare, ma è pronta a stupire da subentrante la giovane attaccante Lilli Halttunen, classe 2005, che è andata a segno nella gara d'esordio con la nazionale maggiore e di cui si parla un gran bene sia per la freddezza sotto porta sia per la capacità di difendere il pallone e usare il fisico per vincere i duelli individuali. L'Europeo potrebbe essere il suo trampolino verso una big.
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