
San Siro, il sindaco Sala incontra Inter e Milan: si entra nel rush finale per la vendita
Ultimo mese per chiudere il dossier San Siro. A meno di 30 giorni dalla scadenza fissata per il 31 luglio, il sindaco di Milano Beppe Sala ha incontrato i rappresentanti di Oaktree e RedBird, i fondi proprietari di Inter e Milan, per dare un’accelerata alla trattativa sulla cessione dello stadio Meazza e delle aree circostanti, scrive La Repubblica di Milano.
Un vertice politico, più che tecnico, che vuole sbloccare i nodi rimasti sul tavolo. A partire dalla struttura societaria: il Comune insiste perché nella newco acquirente siano chiaramente presenti i due club, come garanzia di un’operazione patrimoniale e non speculativa. Altro punto centrale è il prezzo di vendita. La valutazione ufficiale, confermata da Bocconi e Politecnico, è di 197 milioni di euro, una cifra che i club dovranno rispettare. Palazzo Marino potrebbe farsi carico dei costi di bonifica, stimati in misura contenuta, ma gli oneri di demolizione resteranno a carico delle squadre. Infine, Sala dovrebbe chiedere un impegno chiaro su un punto dirimente: la rinuncia ai piani alternativi. Ovvero, basta doppio gioco con San Donato (Milan) e Rozzano (Inter). Il sindaco vuole garanzie che San Siro torni al centro del progetto.
Difficile che l’incontro sia stato risolutivo, ma il segnale politico è forte. Ora tocca agli uffici legali trasformare l’intesa politica in accordo vincolante. Il countdown è partito: entro il 31 luglio si deciderà il futuro della Scala del calcio.
Un vertice politico, più che tecnico, che vuole sbloccare i nodi rimasti sul tavolo. A partire dalla struttura societaria: il Comune insiste perché nella newco acquirente siano chiaramente presenti i due club, come garanzia di un’operazione patrimoniale e non speculativa. Altro punto centrale è il prezzo di vendita. La valutazione ufficiale, confermata da Bocconi e Politecnico, è di 197 milioni di euro, una cifra che i club dovranno rispettare. Palazzo Marino potrebbe farsi carico dei costi di bonifica, stimati in misura contenuta, ma gli oneri di demolizione resteranno a carico delle squadre. Infine, Sala dovrebbe chiedere un impegno chiaro su un punto dirimente: la rinuncia ai piani alternativi. Ovvero, basta doppio gioco con San Donato (Milan) e Rozzano (Inter). Il sindaco vuole garanzie che San Siro torni al centro del progetto.
Difficile che l’incontro sia stato risolutivo, ma il segnale politico è forte. Ora tocca agli uffici legali trasformare l’intesa politica in accordo vincolante. Il countdown è partito: entro il 31 luglio si deciderà il futuro della Scala del calcio.
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