
Lookman poteva cambiare la storia: bastava rinnovare con una clausola risolutoria
"Non si sarebbe mai visto con una maglia diversa dall'Atalanta, sia per quello che ha fatto lui, sia per quanto ricevuto da parte della società". Le parole di ieri di Luca Percassi, amministratore delegato dei nerazzurri, spiegano la situazione Ademola Lookman per come era stata verificata oltre un anno fa da TMW (l'anteprima puoi leggerla QUI).
Poi è chiaro, era il 22 di aprile dell'anno scorso, Dublino era ancora di lì da venire. Lo stesso Lookman aveva uno status diverso rispetto a quello attuale, tanto che per 25 milioni era forse cedibile, ma solo prima della finale di Europa League. "L'anno scorso a fronte di un'offerta da 20 milioni del PSG il giocatore ci aveva chiesto di essere ceduto, l'Atalanta essendo una società credibile si era ripromessa di poter cedere il giocatore in questa sessione di mercato basandosi su due presupposti che lui stesso ci aveva chiesto: raggiungere in primis un super top club europeo" e che, appunto, non sarebbe rimasto in Serie A.
Ora è arrivata l'Inter, squadra che nessuna avrebbe previsto solamente un anno fa. Da una parte quindi c'è l'intenzione di cedere Lookman ma solo a certe cifre (50 milioni in totale, altrimenti nisba) dall'altra di far valere la propria posizione. C'è un problema di principio, da una parte e dall'altra: l'inserimento di una clausola risolutoria per tutelare entrambe le parti e le squadre. Avesse rinnovato dodici mesi fa con una cifra già segnata nessuno avrebbe potuto dire niente oggi.
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