
Suso ricorda: "Al Milan il mio miglior momento". E ha detto no ai milioni dell'Arabia
I tifosi rossoneri certamente ricorderanno la sequela di rientri sul mancino per calciare a giro sul secondo palo, nella speranza di togliere le ragnatele dal sette. Questo e tanto altro è stato Suso, esterno offensivo spagnolo che militò nel Milan tra 2015 e 2020, con vari prestiti tra Genoa e successivamente il trasferimento a Siviglia. In estate però, a 31 anni, Suso ha voluto rispondere al richiamo di casa e ha firmato con il Cadice (città di nascita) fino al 2029.
Un nuovo progetto e in Segunda Division, Serie B spagnola: "Sono dove volevo essere. I sentimenti ci sono sempre, sono del Cadice fin da piccolo e sono sempre stato un cadista in più. Nel momento in cui ho potuto dimostrarlo, l’ho fatto. Ho rinunciato a tutto per essere qui", ha raccontato in un'intervista a Radio Cadiz.
Colpo di scena però, Suso ha rivelato di aver rifiutato un’offerta milionaria proveniente dall’Arabia Saudita. A patto di tornare a Cadice: "Erano poco più di quattro milioni in un anno... Io avevo dato la mia parola al presidente, gli ho detto di non preoccuparsi. Manolo è un uomo di parola, e lo sono anch’io. Con questo, tutto il resto non contava". Nel corso della chiacchierata con l'emittente radiofonica, lo spagnolo di 31 anni ha ricordato anche il suo percorso in carriera. E un trasferimento saltato a 16 anni: "Era praticamente tutto fatto con il Real Madrid. Volevo andare lì per la cultura, per la Premier e perché era il Liverpool. Per me era qualcosa di diverso. Per andare in Spagna c’era sempre tempo".
Al Milan invece Suso ha riconosciuto di aver vissuto il suo "miglior momento calcistico". Ma ora affronta una nuova sfida: "Non ho mai giocato in Segunda. I contesti sono diversi, ci sono squadre più battagliere. La qualità si nota: in Primera c’è più tecnica e più spazi. La promozione è il sogno e l’obiettivo che abbiamo tutti. Il Cadice deve stare in Primera ed è un club da Primera".
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