Dopo l'addio di Jovic, il Milan non ha più un numero '9': non era mai successo in 100 anni

Quella che un tempo era il simbolo dei grandi centravanti rossoneri, oggi è diventata quasi un tabù. La maglia numero 9 del Milan, un tempo ambita e carica di gloria, negli ultimi anni sembra portare con sé più maledizioni che successi. Da emblema di potenza offensiva a peso difficile da sostenere, il suo significato si è completamente ribaltato. Con l’addio di Luka Jovic nella scorsa estate, il club si è ritrovato senza un nuovo numero 9. Una situazione mai verificatasi in oltre un secolo di storia rossonera, scrive Gazzetta.it. Se in passato si faceva a gara per indossarla, oggi sembra che nessuno voglia prendersi la responsabilità di portarla sulle spalle. Dopo l’era di Pippo Inzaghi, l’ultimo a indossarla con orgoglio e successo, la maglia è entrata in una spirale negativa a partire dal 2012-13, quando fu affidata a Pato. Da quel momento in poi, solo delusioni: da Matri a Torres, passando per Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain, Piatek, Mandzukic e lo stesso Jovic. Tanti nomi, pochi risultati. L’unico a risollevare la reputazione della numero 9 è stato Olivier Giroud. In tre stagioni, il francese ha messo a segno gol fondamentali e firmato una doppietta storica nel derby che ha spianato la strada allo scudetto del 2022. Un’eccezione in una lunga serie di tentativi falliti. In questa sessione estiva il Milan ha cercato un nuovo volto per restituire dignità a quel numero carico di storia. Ma, almeno per ora, la maglia è rimasta nell’armadietto. In attesa che qualcuno abbia il coraggio, e le qualità, per indossarla.